A Catalan with the big voice and even bigger religious faith

Eccomi di ritorno con il post che avevo promesso, che riguarda l'intervista che Josep Carreras aveva rilasciato per EWTN, in occasione del concerto di Roma, parte di un festival che ha come tema centrale il pellegrinaggio, ovvero il JOSP Fest.


"Un piccolo (ma la grandezza di un uomo non si misura in centimetri, vero?) catalano dalla grande voce, e dalla fede ancora più grande" - questo è l'esordio dell'articolo in cui Josep Carreras approfondisce tematiche legate alla fede e alla religione, soffermandosi su quella che è la natura umana da cui l'uomo non può scappare, ovvero quella di appellarsi alla fede, di invocare un aiuto dall'alto nei momenti davvero difficili.

Quando tutto va liscio, ogni cosa si da per scontata, ma è quando la situazione è davvero critica che l'aiuto di Dio si rivela davvero indispensabile. 
Tali momenti difficili  non hanno risparmiato, come è noto, nemmeno Josep Carreras, durante i quali ha goduto del supporto scientifico, familiare, sociale... ma soprattutto divino. 


Come si suol dire "no hay mal que por bien no venga", non tutti i mali vengono per nuocere: nel caso di Carreras, infatti, gli aspetti positivi che hanno conseguito la lotta contro la malattia che superò contro ogni aspettativa non sono rintracciabili solo in una fede più consolidata, bensì in un vero e proprio contributo per il bene dell'umanità attraverso la creazione di una Fondazione, la Fundació Josep Carreras contra la leucèmia, ovvero contro la stessa malattia che lo colpì come un fulmine a ciel sereno nell'estate del 1987.

Lo scopo del Josp FEST era la promozione delle destinazioni per il pellegrinaggio e alla Spagna di Josep Carreras appartiene una delle più importanti in assoluto, Santiago de Compostela. Il tenore ammette di non aver ancora avuto modo di percorrere il cammino di Santiago, ma si mostra ottimista perché "c'è ancora tempo".

Josep Carreras si mostra sempre disponibile e onorato quando si tratta di partecipare a un progetto del Vaticano. A questo proposito unn ricordo immancabile è rivolto alla figura di Giovanni Paolo II, alle occasioni in cui si è esibito per lui, e la memoria lo riporta indietro fino alla Giornata Mondiale della Gioventù, svoltasi a Roma nel 2000. Carreras ha così goduto del privilegio e della fortuna di conoscere una persona straordinaria la cui bontà era di immediata comprensione.

Si rivela infine ottimista in merito al futuro della Chiesa Cattolica sia nella sua nativa Catalogna, sia in tutta la Spagna, paesi che sono sempre stati sede di una profonda fede cattolica, una sensibilità che è ancora tangibile, e il fatto che sempre più giovani presenzino alla Santa Messa lascia ben sperare.

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