Josep Carreras, splendid on stage, will thrill the audience with two excellent arias in EL JUEZ

Mentre le prove a Bilbao si stanno svolgendo a ritmi molto intensi dal 29 di marzo, le foto e gli articoli di giornale anticipano qualche dettaglio che ci consente di delineare la nuova opera, in attesa della prima mondiale prevista al Teatro Arriaga per il prossimo sabato, 26 aprile. Ad assistere ci sarà gente da tutto il mondo, proveniente da paesi quali Italia, Germania, Austria, Danimarca e Giappone. Tuttavia rimangono ancora biglietti che potete acquistare presso il sito web del Teatro Arriaga.

Molto era già stato riportato nel post precedente che potete rileggere qui. L'articolo di Deia aggiunge qualche dato molto interessante che non fa che aumentare il piacere dell'attesa. 

Sabina Puértolas and Josep Carreras rehearsing.
Foto de María José Suárez
Nell'intervista, il Direttore Artistico del Teatro Arriaga, e scenico di questa opera, ha spiegato i motivi dei ritmi intensi con cui si svolgono le prove dalla fine di marzo: trattandosi di un'opera contemporanea, non di repertorio, per cui non esistono altri riferimenti, è necessario provare anche nei fine settimana.
Sagi si è detto molto soddisfatto di come sta evolvendo il tutto: ad affiancare Josep Carreras nel suo attesissimo ritorno all'opera, ci sarà un cast di lusso che, consapevole della rilevanza di questa prima mondiale, non ha esitato a permanere a Bilbao per un mese abbondante, lavorando con grande dedizione.

Ha spiegato inoltre che El juez è come un thriller, un'opera melodica dal ritmo indemoniato e con molta azione: profondamente verista, infatti, è come la verità della vita nella fantasia della scena.

Come è noto, Josep Carreras indossa i panni di un giudice che, a sua volta, era uno di quei bambini senza famiglia, scomparsi in un orfanotrofio, inconsapevole di avere un fratello cantautore che cerca di localizzarlo. A Federico, inoltre, spetta il compito di aprire il caso dei bambini scomparsi: è un uomo che indugia nel prendere le parti.
Come ha rivelato Emilio Sagi, ma la cosa non ci sorprende affatto, Josep Carreras appare splendido in scena: emozionerà il pubblico con due arie magistrali affidate al suo personaggio che dà titolo al lavoro di Christian Kolonovits.
Anche gli altri personaggi sono ben delineati, sia musicalmente, sia drammaticamente: è il caso di Paula, interpretata dal soprano Sabina Puértolas, una presentatrice televisiva che svolge un reportage sui bambini scomparsi, o il malefico franchista Morales, interpretato da Carlo Colombara.

Josep Carreras at the Teatro Arriaga. Foto de Mará José Suárez
Sarà un'opera, come ha detto Emilio Sagi, che non lascerà nessuno indifferente, dalle immagini e dalle parole molto forti. Contiene parole forti contro la Chiesa, che sicuramente a qualcuno non piaceranno, ma anche una denuncia per ciò che avveniva nelle strade nella Spagna dell'epoca, non tanto diverso da ciò che accade ancora oggi anche in altri paesi.

Tuttavia, è una storia che lascia aperta la porta alla speranza: prevede un finale ottimista, legato al perdono come unica soluzione all'alternativa di un'eterna lotta gli uni con gli altri. A farne le spese con la propria vita, però, sarà l'innocente. E speriamo che non sia il giudice.

Altre foto, gentilmente concesse al blog da María José Suárez. ¡Muchísimas gracias María José!
Tenors José Luis Sola (Alberto) and Josep Carreras.
Foto: María José Suárez

Josep Carreras and Ana Ibarra (Abadesa)
Foto: María José Suárez
Carlo Colombara (Morales) and Josep Carreras.
Foto: Clásica y tuits

EL JUEZ
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ENGLISH

While rehearsals are taking place in Bilbao with a very intense rhytm since 29th March, photos and newspaper articles anticipate some details that help us to define the new opera, while we are waiting for the world premiere at the Teatro
Arriaga, scheduled for next Saturday, 26 April. People even from foreign countries like Italy, Germany, Austria, Denmark and Japan will be attending. However, there are still tickets available that can be purchased on the website at the Teatro Arriaga .
Much had already been reported in the previous post that you can read here. The article of Deia adds something very interesting that increases our pleasure in waiting.
In the interview, the Artistic Director of the Teatro Arriaga , and stage director of this work, explained the reasons for such intense rhythms with which rehearsals are being carried out since the end of March: since this is a contemporary opera, not belonging to the typical repertoire, and for which there are no other references, you need to rehearse even on weekends.
Sagi said he is very pleased with how everything is going: in addition to Josep Carreras' long awaited comeback to opera, there will be a cast of luxury that is aware of the importance of this world premiere, who did not hesitate to stay in Bilbao for over a month, working with great dedication.
He also explained that El juez is like a thriller, a work with a possessed rhythm, melodic with a lot of action: a full verismo, in fact, as the truth of life has been staged on a fancy scene.
As is known, Josep Carreras portrays a judge who, in turn, was one of those children without families, disappeared in an orphanage, unaware of having a brother songwriter who is trying to locate it. Moreover, Federico, who has the task of opening the case of missing children, is a man who hesitates in taking sides. 
As reported by Emilio Sagi, but it did not surprise us at all, Josep Carreras appears splendid on the stage: he is going to thrill the audience with two masterful arias assigned to his character, the title role of  the work by Christian Kolonovits .
The other characters are well defined as well, both musically and dramatically: this is the case of Paula, interpreted by soprano Sabina Puértolas, a television presenter who carries a report on missing children, or the evil Franco supporter, Morales, portrayed by Carlo Colombara.
This opera, as Emilio Sagi stressed, will not leave anyone indifferent: in facts, it provides very strong music and words, with strong sentences against the Church, which surely someone does not like, but also a denounce of what was happening in the streets in Spain at that time, which is not much different from what is still happening in other countries too.
However, it is a story that leaves the door open to hope: it provides an quite optimistic ending, related to forgiveness as the only solution to the alternative of an eternal struggle against each other. However, the one who will pay with his own life will be the innocent. Let's hope that it's not our judge.
More photos kindly offered exclusively from María José Suárez.

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