Full video of Classical Brit award acceptation, and performance of Chitarra Romana

Ho dovuto attendere un giorno, però ce l'ho fatta. Mi sono messa in contatto con un paio di utenti di youtube del Regno Unito che avevano registrato la trasmissione della serata del Classical Brit 2009 alla Royal Albert Hall, e ho ottenuto quello che volevo: il video completo della premiazione di Josep, più l'esecuzione di Chitarra Romana.
Vi assicuro che anche da youtube si percepisce una miriade di sensazioni travolgenti, che ti sembra di star vivendo in prima persona quella splendida serata. Vi scrivo che ho ancora i brividi... ma scommetto che anche chi l'ha vissuta, si lascerà conquistare dalla tenerezza che emana il nostro Josep. Ora non vorrei che pensaste che come al solito intorterò un impasto strabordante di zucchero e patetismi. Guardate voi il video. Io vi racconto quanto vedo... oggettiva! ma sono anche un essere umano e... come direbbe qualcuno "I'm not afraid to say that I'm a romantic (man) girl".

Finalmente una donna anglofona che si sforza di pronunciare il nome CARRERAS in modo quasi corretto, con tutte le R al loro posto. Josep accenna un sorriso e gli applausi sono tutti per lui, quando sul palco fanno il loro ingresso la Duchessa di Cornovaglia, Camilla Parker Bowles, Dame Kiri Te Kanawa e il grande Placido Domingo. La parola subito a Dame Kiri, che con una invidiabile eleganza, e con una regalità che tanti altri si sognerebbero, ripercorre un pò alcuni tratti della vita di Josep Carreras, il bimbo di 8 anni che ha cantato alla Radio Nacional Espanola, il ragazzino che ha debuttato al Gran Teatro del Liceu a 11 anni, la stessa persona che 51 anni dopo, avrebbe ricevuto sul palco della Royal Albert Hall il Lifetime Achievement Award.

La camera si sposta su Josep, che appare tutto occhi, molto attento, con quella umiltà velata di timidezza che l'hanno reso speciale da sempre. Il soprano prosegue nel suo "ritratto" menzionando il fatto che Josep ha interpretato più di 60 ruoli, godendo della collaborazione dei più grandi cantanti e direttori d'orchestra: non poteva inoltre dimenticare di accennare un'esperienza che i due avevano condiviso, ovvero l'incisione del disco di West Side Story di Leonard Bernstein, nel 1985. Ma quando tocca l'argomento, stavolta che riguarda in primis Carreras l'essere umano, della diagnosi della Leucemia, esperienza culminata con l'auto trapianto di midollo osseo, la camera ritorna sul tenore che, sempre più sembrava un bimbo, seppur con i capelli imbiancati. Teneramente afferra la mano della moglie, Jutta Jäger, seduta alla sua destra, e la stringe accarezzandola.

Personalmente non sono rimasta impassibile davanti a tanta dolcezza. Non so voi.

Si prosegue accennando alla guarigione, la nascita della Leukemia Foundation, e il "Welcome back" che i due big brothers Luciano Pavarotti e Placido Domingo gli hanno voluto organizzare, mediante il primo concerto dei Tre Tenori alle Terme di Caracalla in Roma, nel 1990. Un disco che sarebbe diventato il più venduto di tutti i tempi per quanto riguarda la Musica Classica.

Nella sua vita musicale - conclude - Carreras ha dimostrato che l'opera, la musica classica ed il repertorio classico sono a portata universale: un vero ambasciatore per la Musica Classica.

Carreras a stento trattiene l'emozione, e dopo un'esplosione d'applausi, la parola passa a Placido Domingo, che gareggia con lui in fatto di emozione: emozionatissimo, il maestro Domingo, sprigiona l'onore e l'orgoglio per aver condiviso così tanti momenti indimenticabili con lui, per aver cantato insieme, per essere stato direttore di alcuni concerti, e non da ultimo, per essere stato spesso suo rivale per quanto riguarda la fede calcistica. Il pubblico della RAH esplode in una risata, e Carreras con lui, si lascia andare in un sorriso. Basta guardare dritto negli occhi a Domingo per accorgersi della sincerità delle sue parole, e dell'autenticità delle sue emozioni, fino a quando porta sul palco il suo amico, pronunciandone il nome.

Josep si alza in piedi, quasi smarrito per un secondo, si volta verso la moglie e le rivolge un altro gesto dolcissimo, un bacio... e lei, con un bellissimo abito blu, lo osserva con orgoglio, dirigersi verso il palco... il pubblico in piedi a rendere omaggio a quello che è stato e che è uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, lo stesso che si sente in sottofondo in un tratto di "Vesti la Giubba" de Pagliacci. Carreras saluta affettuosamente i due amici, che gli avevano rivolto parole molto sentite e si inchina davanti alla Duchessa di Cornovaglia, la quale recupera il sorriso e lo invita a salutarla nella maniera più normale possibile: carino da parte sua.

Lo sguardo della S.ra Jäger esprime tutto l'orgoglio non abbandonando con lo sguardo l'immagine del marito, cui rivolge un "Bravo!". Sì, senza dubbio, è una donna, una moglie molto fortunata.

Josep ritira il premio e si appresta ad iniziare il suo discorso. Spicca sempre la dolcezza di questi occhi, mentre il nostro tenore manifesta l'onore dovuto al riconoscimento quale un premio tanto prestigioso, rivolge i suoi ringraziamenti e afferma di considerarsi un uomo molto fortunato, per aver avuto l'opportunità di esprimere sè stesso con la propria voce, qualcosa per cui - crede - di essere nato. Domingo e Te Kanawa rispondono con un sorriso a queste parole, mentre Carreras prosegue, accennando alla fortuna di aver potuto contare su persone straordinarie, tra amici e colleghi - si gira rivolgendosi agli amici che lo omaggiavano - e ne approfitta per ringraziarli tutti - prende un respiro - per questi anni pieni di straordinarie emozioni, amicizia e divertimento.

Ma niente di tutto questo, riconosce il tenore, sarebbe stato possibile senza di noi (timidamente mi includo) il pubblico, cui rivolge la propria gratitudine. Ma è altrettanto bello - conclude - ricevere questo premio mentre è ancora... F-U-L-L-Y - A-C-T-I-V-E. Lentamente pronuncia queste parole, sembra scandirle di proposito, quasi volessero rimarcare un concetto... una sfumatura confermata dalla risata di Mr. Michael Storrs, suo agente, presente affianco alla signora Carreras.

La Royal Albert Hall risponde con un caloroso applauso, in attesa del ritorno su quel palco del celebrato tenore, il vincitore del Lifetime Achievement, per l'esecuzione di Chitarra Romana.

E questa canzone mostra come la serata di giovedì scorso, alla Royal Albert Hall, fosse particolarmente speciale e piena d'emozione per Josep Carreras, che ne regala una delle più belle versioni finora mai offerte.

Ancora una volta... di cuore,

MOLTISSIMES FELICITATS!!!

Comments

  1. Scusatemì, so che lui è un artista universale, ma quando vedo un atto come questo non posso evitare pensare "Es nostre" (è nostro), perciò, lasciatemi fargli gli auguri nella nostra cara lingua: Josep,que per molts anys continuis anant pel món, portant la teva música i el teu missatge ple d'esperança. Gràcies Josep, saps que t'estimem.

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  2. és veritat... de fet li he felicitat en català, la nostr... vostra estimada llengua.

    T'estimem Josep!!!

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  3. indubbiamente, l'ha cantata meglio qua che sul disco! comunque serata davvero emozionante e straordinaria. Tenerezza e determinazione straordinaria come sempre. Simpatica ironia per il fully-active: grande! congratulazioni al 'nostro' Josep!

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  4. Luvi, me ha llamado la atención "la nostr... vostra estimada llengua." Creo que comprendo lo que escribiste. Sin embargo, abro el corazón. Es que, sin perder nunca el sentido de la realidad, yo a la legua Catalana la siento un poco como mi lengua. Y, el puente, pleno de humanidad y que te cautiva el más profundo del alma, es Josep Carreras. No sé qué sentirá un Catalán si me escucha. Yo solo puedo decir que me encantaría que alguien, no siendo portugués, me diciera que al portugués lo siente también como su lengua. Pero, comprendo que será una cuestión de sensibilidad. De todas formas, lo que personalmente me dice el corazón es que ... podrías haber seguido con lo que ibas a escribir. Jo estimo molt al Català. Por el Afecto que le tengo a Josep Carreras. De su mano - aunque si ni él se dio cuenta - he descubierto su lengua. Hoy la siento como que mia, también! Es una lengua muy bella. Y, también por haberla descubierto, a Josep le doy las gracias!

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