An interview waiting for the only german date: Tecklenburg
Mi rendo conto che ogni ormai sempre più raro (appunto!) post lo inizio rivolgendovi delle scuse: in questo periodo i post si lasciano attendere molto, ma è difficile aggiornare tutto in grande stile quando hai mille cose cui stare dietro, insomma come direbbe cinicamente la mia amica Elena "quando hai anche una vita", e in questo caso è ancora più difficile quando avresti qualcosa da scrivere e vi sono impedimenti di carattere linguistico: come tutti ormai sapete, io non so il Tedesco, almeno... non ancora, da ottobre inizierò a studiarlo all'università. Mi sono ritrovata costretta a richiedere aiuto a una mia compagna di corso, germanista, per un'accurata traduzione cui far riferimento di modo da potervi commentare qualcosa qui, nella mia lingua materna, l'Italiano.
Una lunga traduzione, ecco perchè ci ha messo qualche giorno a giungere intera. Mi affido al lavoro della collega, quindi nel caso scrivessi cose che non stanno nè in cielo nè in terra, prendetevela con lei!
Quest'intervista nasce in occasione dell'unica data tedesca prevista per il 2010, ad eccezione del ricorrente Gala di Leipzig, ovvero il concerto di Tecklenburg, in programma per il 7 di Settembre.
Il tenore ritorna sempre con piacere in Germania, ma in vero si tratta di un legame che va ben oltre: proprio in Germania si trova una sede della sua Fondazione per la Lotta contro la Leucemia, la José Carreras Leukämie Stiftung, con sede in Münich, e come se non bastasse, il popolo tedesco non manca mai di mostrare la propria generosità con le somme raccolte ogni anno in occasione del José Carreras Gala di Leipzig: Carreras accenna la propria commozione nell'appurare in diretta nel corso del programma l'entità della cifra raccolta nel 2009, pari a 6,4 milioni di Euro, una somma con cui si può fare molto, tenendo sempre d'occhio l'obiettivo primario, ovvero che la Leucemia sia un giorno curabile per tutti e in qualsiasi caso.
Siamo omai a conoscenza del motivo, o dei motivi, che nel 1988 portarono Josep Carreras a creare la Fundació Josep Carreras contra la Leucemia: non perde occasione di pronunciare la parola "debito", un debito verso la scienza e la società, o più semplicemente verso le persone che hanno pregato per lui, che da più di 20 anni sta ripagando finanziando la ricerca scientifica, costruendo day-hospital facilitando l'assistenza dei pazienti, assicurandone una migliore qualità di vita. Al di là di coloro che la supportano, e non sono mai abbastanza, la Fondazione dispone di personale specializzato a livello scientifico e di medici che lavorano nella ricerca quotidianamente, avvicinandosi sempre i più al momnto in cui l'obiettivo sarà finalmente raggiunto.
La guarigione per Carreras ha significato più di quanto si possa immaginare: è stato molto più di un tornare a vivere, perchè ha modifcato la scala delle priorità, lo ha portato ad essere grato per ogni giorno, a valorizzare molto più le piccole cose della quotidianità, dal leggere un libro, al gustare caffè e croissant nel bar all'angolo, al passare tempo con figli e i nipoti divertendosi con le cose più futili. Accenna anche a un tramonto visto recentemente in Svezia, talmente bello da non poter essere dimenticato. Siamo di fronte a un Josep più forte, più calmo, rispetto a prima, quando la carriera era centrale nella sua vita.
Durante la sua esperienza con la Leucemia, Carreras non ha mai smesso di avere fiducia nella scienza e nei medici, ed è questo il consiglio che si sente di dare a chi ora si trova nella sua situazione di allora, perchè alla fine del tunnel c'è sempre una luce. Nel suo caso personale anche la musica ha giocato un ruolo fondamentale: più volte ha raccontato che vi ha trovato molta forza, come ad esempio nel secondo concerto per piano di Rachmaninov.
Del resto la musica non poteva che essere fondamentale per Josep Carreras, un uomo che nella sua carriera ha raggiunto tutti gli obiettivi e che nonostante questo riesce ancora ad essere felice per ogni concerto o recital che offre in ogni parte del mondo, ad avvertire la tensione prima di ogni concerto e a trarre gioia e appagamento da ogni minuto vissuto sul palco scenico.
La musica, per lui non può che essere molto di più che semplice intrattenimento: la musica rende felici, dona forza e sprigiona sentimenti ed emozioni, e nel suo caso, è motivo di grande affetto da parte del suo pubblico.
Non è lavoro, perchè nel mometo in cui lo avvertisse come lavoro, smetterebbe nell'immediato: la musica accompagna Carreras anche tra le mura di casa, con i suoi CD di classica, del tenore da lui tanto amato, Pippo Di Stefano, e anche dalla musica leggera, per cui menziona Elton John e Tom Jones. Ciò che conta di più è la quaità, non il genere.
Carreras dice di prediligere i concerti più intimi nelle sale dei teatri, per una comunicazione più intensa e ravvicinata con il pubblico, ma non nasconde di apprezzare molto anche i grandi concerti all'aperto, esperienze uniche, anche se diametralmente opposte.
Una persona invecchia insieme alla sua voce, ed è una legge che non risparmia nemmeno Carreras, che con il tempo ha guadagnato un colore più scuro e sfumature espressive per interpretazioni davvero intense: il tenore non rinuncia a scoprire e a registrare musica nuova, per evitare di cantare sempre le stesse cose, qualcosa che risulterebbe noioso sia per lui, sia per il suo pubblico.
Una persona normale, non un santo, si definisce il tenore, che spesso non sempre riesce a mantenere la calma, lasciandosi andare con commenti ad alta voce allo stadio quando gioca il FCBarcelona, o manifestando il proprio disappunto in merito a decisioni politiche che portano alla guerra.
La salute al primo posto, e l'indole romantica sono due elementi che lo caratterizzano: il romanticismo caratteristico di Mediterranean Passion si intona ad un uomo che è romantico anche fuori dal palcoscenico, un uomo che apprezza le cene a lume di candela.
Un uomo, e chi lo conosce un minimo non può che testimoniare, che ama fare le cose con stile e che da grande valore all'umiltà, che sia per i compositori, per la musica, per i medici, e per la vita stessa. Una posizione di rilievo spetta alla famiglia: nonno di quattro nipoti, Carreras racconta che il suo nipotino più piccolo dà già segni d avere una voce potente.
Con questi presupposti non si può che essere felici, e così si dice il tenore, felice di avere una grande famiglia, senza aggiungere altro, domandando comprensione.
Chiudendo l'intervista rimarcando l'impossibilità di sostituire Luciano Pavarotti, Carreras afferma di non vedere l'ora per questo concerto a Tecklenburg, del cui Festival aveva sentito parlare e visto immagini, per cui è previsto un programma speciale tale da garantire una splendida e romantica notte estiva.
Concludendo il post, vi ricordo che domani il tenore si esibirà con un concerto in Texas, per cui gli auguriamo il più grande dei successi: il tour texano comprenderà solo due date, in seguto all'annullamento del concerto di Dallas del 23 di Giugno.
Come avrete notato, il blog ha potuto godere delle novità che Blogger ha concesso in merito al design: spero che le modifiche che ho ritenuto opportuno apportare siano di vostro gradimento e che abbiano guadagnato in grafica.
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