Rueda de prensa y entrevistas antes del gran concierto de Josep Carreras en Mendoza

Josep Carreras, dopo essere atterrato a Buenos Aires lo scorso sabato, è stato accolto nella città di Mendoza nel primo pomeriggio di domenica dal Ministro della Cultura della città, Marizul Ibáñez, e successivamente  dal Governatore di Mendoza, Francisco Pérez, presso il Palazzo del Governo in cui si è svolta la conferenza stampa in vista del concerto che il tenore offrirà questa sera presso il Centro Culturale Julio Le Parc di Guaymallén, insieme al soprano Verónica Cangemi. I 12.000 biglietti disponibili erano esauriti nel giro della prima giornata di vendita: ogni biglietto veniva barattato con un cibo non deperibile destinato al Banco di Alimenti. Tutto esaurito in meno di nove ore: un dato concreto dell'entusiasmo generale che ha suscitato questo "momento storico" che vivrà la città di Mendoza.

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Com'era già emerso durante l'annuncio di questo grande evento, è stato lo stesso soprano, originario di Mendoza, a desiderare la realizzazione dell'evento proprio con Carreras nella sua città natale, unica occasione rimasta in seguito alla cancellazione del medesimo evento a Buenos Aires, in seguito a difficoltà di carattere tecnico.
Carreras e la Cangemi, insieme a Jaime Torres (musicista che partecipò alla prima performance dell'opera di Ramírez negli anni sessanta), David Giménez, José Luis Castiñeira de Dios, Grupo Anacrusa, la Ochestra Filarmonica di Mendoza, il Coro Universitario e il Coro de Cámara de la UNCuyo, interpreteranno la celebre Misa Criolla di Ariel Ramírez, oltre ad un vario repertorio di lusso.



Il tenore ha manifestato una grande allegria per il suo ritorno in Argentina, un paese i cui abitanti sono persone passionali dotate di una grande sensibilità, oltre ad avere una notevole preparazione musicale: per questo motivo assicura che "è sempre una festa" esibirsi per un pubblico in grado di assimilare tanto intensamente le emozioni che l'artista vuole trasmettere con la sua arte. Oltre ad ammirarne la gente, sempre così cordiale con gli spagnoli, Carreras nutre curiosità per la città stessa, che conoscerà meglio nei prossimi giorni visitandone le "botigas" e assaggiandone i prodotti eno-gastronomici locali come il malbec, un vino tipico molto noto.

Photo: Los Andes

Durante la sua permanenza, Carreras ha concesso interviste.

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Oltre a qualche dettaglio in merito ad un vino tipico di Mendoza, assaggiato durante la cena presso un ristorante di Buenos Aires, Carreras ha seguito il filo delle domande dei giornalisti e ha ricordato il recital all'Arco di Trionfo di Barcellona, il più importante della sua vita, poiché ha significato il suo ritorno ufficiale dopo mesi di malattia che lo hanno reso sicuramente più vicino agli altri: tale esperienza ti porta a credere di diventare una persona migliore, ma la natura dell'essere umano porta a commettere spesso gli stessi errori di prima; l'attenzione si è poi spostata all'avventura dei Tre Tenori, straordinaria anche perché ha contribuito a diffondere la "Musica seria" ad un pubblico più eterogeneo attraverso qualche concerto tenuto in occasione di altri eventi, soprattutto sportivi. Questo non ha precluso a nessuno dei tre di svolgere pienamente la propria attività operistica, fatto che - ha affermato Carreras - in concreto porta a non condividere i timori dei puristi più rispettati. Dati gli sviluppi più recenti, non poteva mancare il riferimento alla situazione politica e al diritto della Catalogna di decidere per proprio conto: Carreras sa bene di essere catalano, ma non per questo non toglie il fatto che lui senta una grande ammirazione, affetto e gratitudine per la Spagna, un paese che lo ha sempre trattato bene. A pochi giorni dalle elezioni del 25 Novembre, che potrebbero incidere sul futuro del paese, il tenore ha insistito sul diritto che la sua patria ha di pronunciarsi, nell'ottica democratica per la quale ognuno dovrebbe essere libero di decidere per sé stesso.

Catalunya, terra di Josep Carreras come Argentina lo è di Leo Messi, grande campione del FC Barcelona, squadra di cui Carreras, com'è risaputo, è acceso sostenitore, dato anche il valore sociale sviluppato durante la dittatura franchista, durante la quale il calcio era l'unico mezzo per esprimere sentimenti patriottici, difendendo l'identità e le radici catalane. Quando è a Barcellona va sempre allo stadio con suo figlio Albert, il quale presente alla conferenza stampa. Ha inoltre elogiato le qualità di Messi come grande campione ed essere umano, un ragazzo che ha ricevuto un dono di Dio, protetto dalla famiglia che gli ha indicato il cammino, per poi scherzare su come il calcio sia al di sopra di tutte le cose della vita. Ha inoltre confessato di non saper stare tranquillo né in silenzio durante una partita di calcio, e che al contrario rimane composto durante un concerto di archi. È un tipo di passione che il vero appassionato sente la necessità di vivere, com'è normale che sia.

Josep Carreras sa che un giorno dovrà ritirarsi, ma al momentaneamente non si tratta di un pensiero costante, saranno le circostanze a deciderlo: dipenderà da come si sente e sarà determinante l'entusiasmo che proverà che, ora come ora, è in continuo aumento perché quando ci si rende condo di cosa si perde si tenta di trarne una soddisfazione sempre maggiore. Il tenore ha proseguito il suo discorso spiegando che ogni artista ama esprimere la propria arte, quindi ogni fonte di stimolo personale o artistico è molto interessante. Artisticamente non c'è niente di peggio della rutine, per questo motivo essere coinvolte in esperienze che offrono nuove opportunità a livello artistico è stato uno stimolo permanente. A tal merito ha fatto riferimento ad una nuova opera, un progetto ancora agli inizi, ma che non vede l'ora di poter interpretare prima di smettere di cantare. Forse 25 anni fa avrebbe pensato di dedicarsi alla direzione di un teatro, una volta conclusa la sua carriera, ma ora non ha dubbi: si dedicherà a una delle sue priorità, ovvero la lotta contro la leucemia.
Il prossimo 5 dicembre, Carreras festeggerà il compleanno con la famiglia: il giorno prima rientrerà dal Giappone, e quello dopo partirà per la Germania, nello specifico per Düsseldorf. La vera festa, tuttavia, sarà con i suoi due figli e i 4 nipoti che - come ha detto ironicamente - sono la cosa più importante oltre al calcio.
Il piacere dello scherzo non ha abbandonato il tenore quando ha sostenuto che oltre al palcoscenico, canta sotto la doccia, dove ha tenuto le sue migliori performance, interpretando di tutto, tutto ciò che sente per strada.

Key facts:


◦ Josep Carreras, after landing in Buenos Aires on Saturday, was welcomed in the city of Mendoza in the early afternoon on Sunday by the Minister of Culture, Marizul Ibáñez, and subsequently by the Governor of Mendoza, Francisco Pérez, at the Government Palace where  the press conference on occasion of the concert to take place tonight at the Cultural Center of Julio Le Parc Guaymallén, together with soprano Verónica Cangemi, was held. The 12,000 tickets available were sold out throughout the first day of sale: Each ticket was exchanged with a non-perishable food to benefit the Food Bank. Sold out in less than nine hours, something that well represents the  general enthusiasm for this "historic moment" that the city of Mendoza will live.
As already highlighted during the announcement of this great event, it was the same soprano, a native of Mendoza, who desired the realization of the event with Carreras in her hometown, the only performance left  after the cancellation of the same event in Buenos Aires, as a result of technical difficulties.
Carreras and Cangemi, along with Jaime Torres (musician who played during the first performance of the opera by Ramirez in the sixties), David Giménez, José Luis Castiñeira de Dios, Grupo Anacrusa, the Mendoza Philharmonic Orchestra, the University Choir and the UNCuyo Camara Choir, will perform the famous Misa Criolla by Ariel Ramirez, as well as a varied repertoire of great prestige.
The tenor showed a great joy for his return to Argentina, a country whose people are passionate and sensitive, as well as musically trained: for this reason, he explained that "it is always a party" to perform ain front of an audience able to assimilate so intensely the emotions that the artist wants to convey through his art. In addition to his admiration towards the people, always so friendly with the Spaniards, Carrerasis curious about the city itself, which he will know better in the following days by visiting the "botigas" and tasting the local food and wine like malbec, a typical wine, very famous also out of the country. 
◦ During his stay, Carreras gave interviews. In addition to some details regarding a typical wine from Mendoza, tasted during dinner at a restaurant in Buenos Aires, Carreras followed the thread of questions from journalists and recalled the recital at the Triumph Arc in Barcelona, ​​the most important of his life, because it meant his official return after a severe disease that made him certainly closer to other people: this experience leads you to believe that they make you a better person, but the human nature often leads you to commit the same mistakes you made before. Then, the attention turned to the adventure of the Three Tenors, also extraordinary because it helped to spread "serious music" to a more heterogeneous audience through some concert held on the occasion of other events, especially sports. This did not prevent any of three from being fully active in opera, a fact that - Carreras said - leads to not share the fears of the most respected purists. 
◦ Regarding the latest developments, what could not miss is the reference to the political situation in Catalonia and its right to decide individually: Carreras knows he is Catalan, but it does not deny the fact that he feels a great admiration, affection and gratitude for Spain, a country that has always treated him well. A few days before the elections on 25 November, that could affect the future of the country, the tenor has insisted that his country has the right to express itself, under a view of democracy according to which everyone should be free to decide for himself.

Catalunya is Josep Carreras' homeland of Argentina is to Leo Messi, great champion playing in FC Barcelona, a team which Carreras is keen supporter of, due also to the social value it developed during the Franco dictatorship, when football was the only means to express patriotic feeling, defending catalan identity and  roots. When he is in Barcelona, he always goes to the stadium with his son Albert, who was attending the press conference. He also praised the qualities of Messi as a great football player and a human being, a boy who has received a gift from God, protected by his family who showed him the way, and then the tenor joked about how football is above all things in life. He also confessed he can't be quiet or silent during a football match, while he absolutely can make it during a string concert. It is a kind of passion that the true fan  needs to fully live,asl it is normal.
◦ Josep Carreras knows that one day he will retire, but at the moment it is not a constant thought, the circumstances will decide: it will depend on how he feels and on his enthusiasm, which is growing more and more, because when you realise what you loose, you try to draw a greater satisfaction from it as long as possible. The tenor continued explaining that every artist likes to express his art, so any source of personal or artistic stimulation  is very attractive. Artistically there is nothing worse than rutine, so the fact of being involved in new artistic opportunities is a permanent stimulus. With reference to this, he mentioned the project of a new opera still at the beginning, but  actually he is looking forward to perform it before leaving his career. Maybe 25 years ago he thought that, after retiring, he would dedicate himself to the management of a theater, but now he has no doubt that his priority will be the fight against leukemia.
◦ On December 5, Carreras will celebrate his birthday with his family: the day before he will be back from Japan, and the next day will be off to Germany, specifically to Düsseldorf. The real celebration, however, will be with his son, his daughter and his four grandchildren who - as he said ironically - are the most important thing besides football.
The pleasure of the joking was still with him when he claimed that,besides the stage, he always sings in the shower, where he has his best performances, singing anything he listens to on the street.

ALL THE BEST, JOSEP!!!

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