"Il Video della Settimana": Josep Carreras sings "O inferno... Sento avvampar nell'anima" from Simon Boccanegra (Vienna State Opera, 1984)

Benvenuti per un nuovo Video della Settimana.

Per questa settimana ho pensato di anticipare una ricorrenza che, teoricamente, rientra nella prossima, ma per la Domenica di Pasqua ho altri programmi, quindi così sia. Domani, 25 Marzo, ricorrerà il ventinovesimo anniversario del debutto di Josep Carreras nel ruolo di Gabriele Adorno del Simon Boccanegra, presso l'Opera di Vienna: era il 1984, ed oltre a Carreras il cast schierava Katia Ricciarelli, Renato Bruson e Ruggero Raimondi con direzione di Claudio Abbado.

Katia Ricciarelli, Josep Carreras and Claudio Abbado. Simon Boccanegra, Vienna 1984.
Sono lieta di portare in questo blog un altro capolavoro verdiano nell'anno del bicentenario della morte del sommo di Busseto. Simon Boccanegra è un'opera di Giuseppe Verdi ispirata al dramma di Antonio García Gutiérrez, Simón Bocanegra. La prima versione nasce su libretto di Francesco Maria Piave, ma oltre vent'anni più tardi viene presentata una seconda versione, definitiva, che mostra profonde modifiche sia nella partitura, sia nel libretto ad opera di Arrigo Boito.
È un dramma politico dalle tinte oscure che si sviluppa in un prologo e tre atti, e che vede come protagonisti ruoli previsti per vocalità diverse da quella del tenore.
La trama presenta dinamiche complesse, come mostra la struttura su cui si articola: il tema, la crisi del sistema dei poteri e degli affetti familiari, risulta ricorrente negli sfondi che Verdi sceglie per le proprie composizioni, tuttavia è interessante come vengano stravolti i tradizionali rapporti di forza dei personaggi. Non è strano che ad essere protagonista sia un baritono, Simon corsaro al servizio della Repubblica Genovese e in seguito primo Doge, ma lo è che il suo nemico non sia il tenore, bensì un basso, Jacopo Fiesco, conosciuto poi come Andrea Grimaldi; è altrettanto poco usuale che la donna contesa non sia l'amante, ma la figlia del protagonista e nipote del suo nemico: Maria Boccanegra, nota in seguito come Amelia Grimaldi.
Tutto questo in un contesto inquinato dall'odio e da incomprensioni, dall'impossibilità di comunicare. L'oscurità ed il tormento, le vicende irrisolte caratterizzanti l'opera si affievoliscono quando ormai è troppo tardi, e la morte per avvelenamento sta per portare via Simon il quale, una volta riconosciuto l'antico nemico, con gesto magnanimo gli rivela una verità che lo commuove e che mette in luce l'inutilità del sentimento d'odio che li legava.
Mi rendo conto di quanto a questo punto la storia risulti ancora molto poco chiara, per questo motivo vi rimando ad una trama che trovate nel sito giuseppeverdi.it o in quello del Teatro Regio di Parma, e passerei a fare luce sulla figura di Gabriele Adorno.

Josep Carreras as Gabriele. Vienna State Opera, 1984.
Abbiamo parlato di infrazione dei rapporti convenzionali, vediamo ora dove si colloca il ruolo del tenore: Gabriele è un personaggio non esattamente di primo piano che rappresenta un gentiluomo genovese, innamorato di colei che è nota con il nome di Amelia Grimaldi, ma in realtà Maria Boccanegra, figlia del Doge.
Intrappolato da una fitta rete di inganni che lo portano a contrastare colui che, come si scoprirà, è il vero padre della sua amata, Gabriele trova il suo momento centrale nel secondo atto, sconvolto da un sentimento di gelosia scatenato da una menzogna infida cui Paolo ricorre perfidamente per istigare il giovane innamorato contro il Doge, desiderando la morte di quest'ultimo per vendetta a causa dell'impedimento di sposarne la figlia. Occorre tener presente che Simon Boccanegra, una volta riconosciuta la figlia e divenuto consapevole che questa era innamorata di un altro, ordina a Paolo, attirato dalle ricchezze dei Grimaldi, di rinunciare al matrimonio.
Questa fase del secondo atto in cui l'attenzione è rivolta a Gabriele si intensifica con il famoso verso "Sento avvampar nell'anima... furente gelosia", che segna l'inizio della sua splendida aria, la cui natura squisitamente verdiana si evince immediatamente. Il fuoco della gelosia, dell'ira descritto inizialmente da Adorno come inestinguibile, non è che frutto di un delirio che lui stesso riconosce, e che cede spazio allo sconforto che porterà a rivolgere al cielo pietoso la preghiera di riavere la donna amata solo se pura.

"Cielo pietoso rendila" è il verso che da il titolo alla parte più lirica dell'aria, la supplica di Gabriele, e al frammento che ho scelto di proporvi oggi, nella stessa versione del debutto di Josep Carreras nel ruolo dell'aristocratico genovese. Nonostante questo risalga al 1984, è opportuno segnalare che Carreras si era già cimentato in quest'opera di Verdi realizzandone la registrazione in studio ben sette anni prima, nel 1977, in compagnia di Piero Cappuccilli, Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov, José van Dam, dell'Orchestra e Coro del Teatro alla Scala diretti da Claudio Abbado.

È un ruolo per tenore così definito di forza, più incline allo spinto, o comunque a un lirico con canto eroico, e come tale una bella sfida per Josep Carreras che ha sempre mostrato un certo interesse per il repertorio drammatico. Se ascoltate quest'aria, anzi oggi potrei dirvi, gaudium magnum, "se guardate questo video", un video che fa parte dei tesori dell'archivio della Staatsoper, vi renderete conto voi stessi di quanto anche questa sfida sia stata vinta, di come l'interpretazione fedele e sincera abbia saputo imporsi ancora una volta su un repertorio che non rispecchia completamente la vocalità dell'artista.
Josep Carreras, se non interprete ideale per vocalità, lo diventa per il cuore, per la sua capacità di insinuarsi nello stato d'animo di Gabriele del quale esalta le note più drammatiche, passando dal furore quasi eroico della sete di vendetta alla disperata preghiera di un giovane innamorato che spera venga preservata la purezza dell'amata, e se così disgraziatamente non fosse "ch'io non la vegga più". È questo il verso che Gabriele ripete nel finale, e Carreras è bravo a dargli un'enfasi mai uguale ma sempre straziante, che ci trascina irrimediabilmente nel suo dolore: tuttavia, il pubblico sa che si tratta di un rammarico vano, e anche Gabriele lo scoprirà di lì a poco. Godetevelo!!

O inferno... Sento avvampar nell'anima - (audio)

Spero abbiate gradito la proposta di oggi. L'appuntamento è per domenica prossima con un nuovo video. Buona settimana a tutti!!!


 Key facts:


Welcome to a new Video of the Week.

◦ For this week I would like to anticipately celebrate an anniversary that, theoretically, is part of the next week, but for Easter Sunday I have other plans, so let it be. Tomorrow, March 25, will be the twenty-ninth anniversary of the debut of Josep Carreras in the role of Gabriele Adorno's Simon Boccanegra, at the Vienna State Opera in 1984: together with him, the cast lined up Katia Ricciarelli, Ruggero Raimondi and Renato Bruson and Claudio Abbado conducting.
I am pleased to bring here in this blog another Verdi's masterpiece in the year of the bicentenary of the death of the genious from Busseto. Simon Boccanegra is an opera by Giuseppe Verdi inspired by the drama of Antonio García Gutiérrez, Simón Bocanegra. The first version was born with a libretto by Francesco Maria Piave, but twenty years the final version was realised, showing profound changes in the score, and the libretto by Arrigo Boito. It is an obscure, political drama that develops in a prologue and three acts, and the main roles are thought for lower voices than tenor's.
◦ The plot deals with complex dynamics, as shown in the structure: the main theme, the crisis of the system of power and family affections, is frequent in the backgrounds Verdi chose for his own compositions, but it is interesting how the traditional relationships between characters are altered. It is not strange that the protagonist is a baritone, Simon, a privateer serving the Republic of Genoa and then the first Doge, but it is that his enemy is not the tenor, but a bass, Jacopo Fiesco, later known as Andrea Grimaldi; in addition, it is equally unusual that the contented woman is not aa  lover, but the daughter of the protagonist and his enemy's niece, Maria Boccanegra, later known as Amelia Grimaldi.
All this is set into an environment polluted by hatred and misunderstanding, by inability to communicate. Darkness and torment, the unresolved events that characterize this opera vanish when it is too late, and the death by poisoning is bringing away Simon who, once he recognizes his old enemy, with magnanimous gesture reveals him a truth that moves him and which highlights the futility of such hatred they felt for each other.
◦ I know that, at this point, the story should still be very unclear, and that's why I suggest you to read a plot here, and would keep on with the description the figure of Gabriele Adorno .
We talked about infringement of conventional relationships between characters, let's see where the tenor is set: Gabriele is not exactly a prominent character in this opera: he is Genoese gentleman in love with the woman who is known as Amelia Grimaldi, but that is actually Maria Boccanegra, the Doge's daughter.
Trapped by a dense web of deceit that led him to oppose the man who, as he'll discover, is the real father of his beloved girl, Gabriel has his clue in the second act, when he is overwhelmed by a feeling of jealousy, aroused by a treacherous lie Paolo used to instigate the young man against the Doge, aiming to revenge with the death of the latter, as Simon forbade him to marry his daughter. Please note that Simon Boccanegra, once recognized his daughter and became aware that she was in love with another man, ordered Paul, attracted by Grimaldi's richness, to renounce to marry Amelia.
◦ This moment of the second act in which the focus is on Gabriele intensifies with the famous line "Sento avvampar nell'anima furente gelosia (I feel furious jealousy burning up in the soul)", which marked the beginning of his great aria, whose  verdian nature is immediately revealed. The  jealousy fire, such anger first described by Adorno as unextinguishable, is anything but the result of a delusion he recognizes himself, and that later makes space for the distress leading him to turn to the pitiful  Sky prayer to get back the woman he loves only as pure. "Cielo pietoso rendila" is the verse introducing the most lyrical section of the aria, Gabriele's appeal: it is the fragment I have chosen to propose you today, in the same version of Josep Carreras' debut in the role of the aristocratic Genoese man. 
◦ Despite this dates back to 1984, please mind that Carreras had already dealt with this great opera by Verdi, by making the studio recording seven years earlier, in 1977, together with Piero Cappuccilli, Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov, José van Dam, Orchestra and Chorus of the Teatro alla Scala, conducted by Claudio Abbado.
It is a role for the so called tenore di forza, closer to a spinto, or at least to a lyric tenor with a heroic singing, that is such quite a challenge for Josep Carreras who had always shown a particular interest in the dramatic repertoire. 
◦ If you listen to this aria, even if today I can tell you, gaudium magnum, "if you watch this video", a video that is part of the treasures of the archive of the Vienna Staatsoper, you will realize yourself how this challenge has been won, how his sincere and accurate interpretation  once again prevailed on a repertoire that does not fully reflect the voice of the artist. Josep Carreras night not be the ideal interpreter by voice, but he is by heart, for his ability to portrait Gabriele's mood, stressing the most dramatic nuances, moving from almost heroic fury of revenge to a desperate prayer by a young lover who hopes his beloved' pureness is preserved, and should it unfortunately not be "Ch'io non la vegga più (may I not see her anymore)" This is the verse Gabriele repeats at the end, and Carreras is good at giving  never the same enphasis, but always heartbreaking, that draws us inevitably in his grief. Anyway the audience knows that it is a vain anguish, and shortly after Gabriele would find it out too. Enjoy it!!
Hope you have appreciated my proposal of today. See you next Sunday with a new video, Wish you all a nice week!!

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