"Il Video della Settimana": Josep Carreras canta "Maria" de West Side Story i comenta la seva gravació històrica amb Ramon Gener a l'"Òpera en texans"

Benvenuti per un nuovo Video della Settimana.

Lunedì scorso, Ramon Gener ha dedicato la puntata del suo seguitissimo programma Òpera en Texans in onda sul Canal 33 di TV3 - Televisió de Catalunya al celebre West Side Story di Leonard Bernstein.


Come è previsto dal programma, Ramon Gener ha presentato l'opera, o per meglio dire il musical, come risultato della somma tra Shakespeare, New York, Bernstein e lo spettacolo di Hollywood, definendolo come una forma di rivisitazione americana del Romeo e Giulietta shakespeariano: oltre a soffermarsi particolarmente sulla complessità di alcuni ritmi latini, divenuti ormai classici, basati sul contrattempo, ci ha permesso di assistere alla nascita di un brano da musical grazie a Joan Lluís Bozzo, Toni Ten e Mariona Castillo, ma anche ad una vera e propria lezione di musica presso l'Istitut Escola Costa i Llobera in cui i bambini suonano insieme ai genitori. Ma ciò che risulta fondamentale qui è la presenza di Josep Carreras: Ramon Gener si è recato presso la Fondazione del tenore per avere modo di commentare alcuni aspetti che vedremo in seguito.
Se, come immagino, non potete resistere, vi lascio appena qui sotto il video del programma completo.

 Scritto da Jerome Robbins, regista e coreografo, con libretto di Arthur Laurents, musiche di Leonard Bernstein e testi di Stephen Sondheim, West Side Story ha debuttato nel 1957 ed ebbe un successo clamoroso ancora prima della versione cinematografica del 1961, realizzata dalla United Artist con gli attori Natalie Wood e Richard Beymer: era il primo musical della storia il cui film veniva premiato con 10 Accademy Awards. A vincere un Grammy Award nel 1985, invece, è stata la versione discografica che Leonard Bernstein ha voluto realizzare insieme a grandi cantanti d'opera: Dame Kiri Te Kanawa, nel ruolo di Maria e, per citare Ramon Gener "il tenore più desiderato dell'epoca, il nostro Josep Carreras".

La vicenda è ambientata nell'Upper Wesr Side di New York tra bande di strada americane e portoricane. I nostri Romeo e Giulietta, Tony e Maria si innamorano l'uno dell'altra, nonostante appartengano a bande rivali: Tony faceva parte di quella americana dei Jets, capitanata dal suo migliore amico Riff, mentre la portoricana Maria rientrava negli Sharks, il cui leader era il fratello Bernardo. Maria scongiura Tony di evitare la rissa che si era creata tra i due bandi, ma avendo suo fratello ferito a morte il migliore amico di Tony, questi in un momento di follia lo uccide. I due innamorati si accordano per fuggire insieme e la fidanzata di Bernardo si era mostrata disponibile ad aiutarli: tuttavia, affrontata dai Jets, Anita racconta che Maria è stata uccisa da Chino, colui che avrebbe dovuto sposare. Disgraziatamente, Tony, sconvolto per la notizia e convinto che ormai non vi fosse più nulla per cui valesse la pena vivere, perderà la vita per mano dello stesso Chino proprio nel vedere Maria ancora viva. La tragica vicenda si conclude con il tentativo riuscito di Maria di riappacificare le due bande rivali.

La versione operistica, appellativo con cui si è soliti riferirsi all'incursione nel classico di questo grande musical, è stata realizzata nel 1984 ed il processo di registrazione è stato filmato e rilasciato successivamente in qualità di documentario intitolato "The Making of West Side Story". Qui sotto vi lascio il video completo.

 Durante la puntata di Òpera en Texans, Josep Carreras accenna (video) in uno dei tre momenti in cui appare all'entusiasmo con cui ha accolto la proposta di incidere il musical: sarebbe stata, infatti, la prima opportunità  straordinaria di incidere un'opera, in questo caso un musica, e nel frattempo essere diretti dallo stesso compositore: forse non ai livelli di cantare Don Carlo diretti da Verdi, paragone suggerito da Ramon Gener, cosa che per Carreras sarebbe stata ancora più impressionante anche per l'aspetto fisico di Verdi, ma ha certamente sottolineato la notevole espressività di Leonard Bernstein, qualcosa che gli fuoriusciva da tutti i pori. Un altro motivo per cui ha accettato è il ricordo della protagonista del film, Natalie Wood, che all'epoca aveva fatto innamorare tutti i giovani ragazzi della sua generazione in Catalogna

Tornando a Leonard Bernstein, non mi sentirei di aggiungere nulla per rendergli omaggio ancor più di quanto abbia fatto Ramon Gener per esaltarne l'unicità: incredibile il frammento proposto in cui dirige Haydn a Vienna solo con le espressioni del viso. La sua componente straordinariamente eclettica trasuda anche dalla partitura di questo stesso musical, nel quale ha saputo conciliare ritmi latini rapidi e complessi a walzer più tradizionali ma suadenti come in "I feel pretty", o altri momenti più lenti e di incredibile bellezza come il duo "One hand, on heart". Il tutto risulta un'autentica sfida per gli interpreti cui è richiesta una notevole agilità, come nel caso di "Something's coming" che, per altro, a tratti è un vero scioglilingua, e una buona capacità di adattamento ai vari stili.

Ho già citato alcuni dei brani più famosi, mi sembra quindi il momento di rivelare quello su cui intendo soffermarmi. Non potevo non cogliere lo spunto offerto da Òpera en texans e i suoi contenuti, di conseguenza ho scelto proprio Maria. Quella che non può certo definirsi aria né canzone, ma magari romanza come ha suggerito lo stesso Carreras durante il programma (video) nasce nel cuore del primo atto, in seguito al primo incontro tra Tony e Maria durante il ballo. Innamoratosi di lei, a Tony viene rivelato il nome dai suoi amici. È proprio a questo proposito che il titolo, che appunto coincide con il nome della ragazza, verrà ripetuto 27 volte nell'arco di tre minuti.


Ramon Gener conta insieme a Carreras quante volte il nome di Maria viene ripetuto e come ognuna di queste sembri esclusiva: questo è proprio una delle caratteristiche peculiari di questo frammento, che richiede appunto all'interprete una straordinaria espressività. Il tenore ha spiegato che sono proprio il testo e la musica a suggerire le diverse modalità di pronuncia ogni volta: a questo proposito Gener ha ironizzato sul fatto che molto probabilmente testo e musica lo dicevano a lui, e che altri avrebbero potuto non sentire: sentire diversamente o non sentire affatto, Carreras non ha negato queste eventualità ma ha insistito come sia proprio questa la fortuna dei cantanti d'opera e dei cantanti in generale, avere istinto per il canto.
Uno di questi Maria, inoltre, prevede un Si bemolle poderoso che il tenore emette con disinvoltura. Il brano alterna in maniera equilibrata momenti in forte ed altri in piano, e qui è evidente come Carreras ha ben ragione a dire che il testo suggerisce all'interprete: basta pensare ai versi "Say it loud and there's music playing" da emettere a voce piena e gioiosa, e a "Say it soft and it's almost like praying", al contrario, tenue e sommesso.

In qualità di maestro nell'arte del dire e sfumare ogni parola, ogni sillaba attraverso quel fraseggio delizioso che tutti conosciamo, questa era una sfida che Josep Carreras era indubbiamente destinato a vincere. 
Un altro fattore che il tenore ha commentato in chiusura (video) è la necessità di adeguarsi ad ogni stile, nella specifica occasione, di dimenticare per un attimo di essere un cantante d'opera per dare ad un musical ciò che gli corrisponde: ha inoltre messo in rilievo il suo credere nel "cantare più o meno bene", indipendentemente dal genere musicale, nello stesso modo in cui un buon giocatore di calcio gioca bene a prescindere dalla tattica dell'allenatore, e come tale saprà adattarsi ai compagni di squadra. 
Tutto questo è stato ampiamente dimostrato e la soddisfazione dipinta sul viso di Leonard Bernstein ed il trasporto con cui dirigeva durante questi tre minuti straordinari si commentano da soli. Godetevelo!!
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Spero abbiate apprezzato la proposta di oggi. Ringrazio e mi congratulo con Ramon Gener per lo splendido programma!!
L'appuntamento è per domenica prossima con un nuovo video. Buona settimana a tutti!! 

 Key facts:


Welcome to a new Video of the Week.
Last Monday, Ramon Gener dedicated the latest episode of his successfull program, Òpera en Texans, broadcast on Canal 33 of Catalan Television, to the famous West Side Story musical by Leonard Bernstein.
As expected, Ramon Gener presented the opera, or rather the musical, as the result of the sum of Shakespeare, New York, Bernstein and the Hollywoodian sense of performing arts, defining it as an American form of revisiting by Romeo and Juliet by William Shakespeare: in addition to analyse particularly on the complexity of some Latin rhythms which have turned into classics, based on contrattempo, has allowed us to see how a song of musical is created thanks to Joan Lluís Bozzo, Toni Ten and Mariona Castillo, but also a real music lesson at the Costa i Llobera School Institute in Barcelona, where children play together with their parents. But what matters here is the presence of Josep Carreras: Ramon Gener went to the Foundation to visit our tenor in order to comment with him some aspects we will see later. If you can not wait more, as I imagine, I leave right here below the video of the full program.
Written by Jerome Robbins, director and choreographer, with a libretto by Arthur Laurents, music by Leonard Bernstein and lyrics by Stephen Sondheim, West Side Story debuted in 1957 and was a resounding success even before the film version was released 4 years later, produced by United Artists, starring Natalie Wood and Richard Beymer: it was the first musical in history whose film was honored with 10 Academy Awards. By the way, it was the classical studio recording which won a Grammy Award in 1985: Leonard Bernstein chose to make it with opera singers Dame Kiri Te Kanawa, in the role of Mary and, just quoting Ramon Gener "the most valued tenor at that time, our Josep Carreras".
The story is set in the Upper West Side of New York between American and Puerto Rican street gangs. Our Romeo and Juliet, Tony and Maria fall in love to each other, despite belonging to rival gangs: Tony belongs the American Jets, led by his best friend Riff, while Maria is part of the Puerto Rican Sharks, whose leader is her brother Bernard. Maria begs Tony to avoid the fight that has arisen between the two rivals, but having her brother mortally wounded his best friend, Toni kills him in a moment of madness. The two lovers agree to run away together and Bernard's girlfriend says she would help them: however, as she is faced by the Jets, Anita tells Maria was killed by Chino, who was to marry her. Unfortunately, Tony, shocked by the news, and convinced that there is nothing that was worth living, lost his life by the hands of Chino himself, right when he realises that Maria is still alive. The tragic story ends with Maria's successful attempt to pacify the two rival gangs.
The operatic version was recorded in 1984 and the recording process was filmed and later released as a documentary entitled "The Making of West Side Story" . Below I leave you the full video.
During the episode of Òpera en Texans, Josep Carreras mentions (video) in one of three moments in which he appears, his enthusiasm with which he reacted to the proposal to make the recording of this musical: in fact, it would have been the first extraordinary opportunity for him to sing something being conducted by the composer himself. Perhaps it was not to be as impressive as singing Don Carlo and being conducted by Verdi,  a comparison suggested by Ramon Gener, because of Verdi's physical aspect, but he certainly emphasized the Leonard Bernstein' substantial expressiveness, something he used to burst with every pore. Another reason why he accepted is the memory of the actress of the film version, Natalie Wood, whom at the time all the young boys of his generation in Catalonia had fallen in love with.
Back to Leonard Bernstein, I would not add anything to honour him more than Ramon Gener did:  the fragment in which conducted Haydn in Vienna only with facial expressions was just incredible. His extraordinarily eclectic part stands out from the score of this very musical too, in which he was able to combine Latin rhythms, rapid and complex, to more traditional but persuasive waltz, just like with "I feel pretty", or other slower moments of incredible beauty, such as the duo "One hand, on heart." The whole is a real challenge for interpreters who, from one side are required a considerable vocal agility, as in the case of the tenor handling with "Something's coming" that is a real tongue-twister, but from the other a good ability to adapt to different styles.
I have already mentioned some of the most famous songs, so that it's time to reveal what I have chosen for today. I could not but accept the idea offered by Òpera en texans and its contents, therefore I chose Maria. It certainly can not be exactly defined as aria or song, but maybe as romanza, as suggested by Carreras himself during the program (video), which is performed in the heart of the first act, following the first meeting between Tony and Maria during the ball. Just after he falls in love with her, Tony is revealed her name by his friends. It is precisely in this regard that the title, which precisely coincides with the girl's name, will be repeated 27 times over three minutes.
Ramon Gener along with Carreras counted how many times the name of Maria is repeated and how each of these time seems exclusive: this is just one of the peculiarities of this fragment, which requires an extraordinary expressiveness by the interpreter. The tenor explained that it's just the lyrics and music to suggest him different ways of pronunciation each time: with reference to this, Gener joked about the fact that most likely music and lyrics were saying it to him, and that other singers  might have not been able to hear it at all or just feel it differently. Carreras did not refuse these eventualities, but insisted on that this is really the luck of opera singers and singers in general do have: instinct for singing. One of these Maria has to be sung with a B flat that our tenor performed with ease. The piece alternates in a balanced way powerful and soft passages, and here it is evident that Carreras is quite right when he says that the lyrics help the interpreter: just think of the verse "Say it loud and there's music playing" to be performed joyfully and with full voice, and "Say it soft and it's almost like praying", on the contrary, soft and whispered.
As a master in the art of saying and blending every word, every syllable, through such charmng phrasing we all know, this was a challenge that Josep Carreras was without doubt designed for.
Another element that the tenor underlined at the end of the program (video) is the need to adapt the voice to any style, in the specific occasion, to forget for a moment to be an opera singer to give what corresponds to a musical: he also emphasized his belief in singing "more or less well", regardless of the genre, in the same way that good football players  do it well regardless of the tactics of the coach, so that they will be able to adapt to their teammates.
Such abilities were fully demonstrated by Josep Carreras, and such pride and satisfaction on Leonard Bernstein's face and the rapture with wich he was conducting during this three-minute speak for themselves. Enjoy it!
I hope you enjoyed my proposal of today. I would like to thank and congratulate Ramon Gener for the wonderful program! See you next Sunday with a new video. Wish you all a nice week!!

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