"Il Video della Settimana": Josep Carreras sings "Quando le sere al placido" from Luisa Miller (Vienna, 1983)

Benvenuti ad un nuovo Video della Settimana.

Questa settimana vorrei dedicarmi ad un'opera di cui non ricordo di avervi mai parlato, uno dei primi titoli ad entrare nel repertorio del nostro tenore, Luisa Miller: circa un mese fa, infatti, ricorreva il quarantaduesimo anniversario del suo debutto nel Rodolfo verdiano, avvenuto il 24 gennaio 1972 al Gran Teatre del Liceu al fianco di Montserrat Caballé. Nel palco barcellonese era la terza apparizione in un ruolo da protagonista, dopo Lucrezia Borgia e Rigoletto, ma anche un'opera che ha interpretato in altri scenari come Bilbao, Amburgo, o addirittura il MET, la ROH, la Staatsoper di Vienna, in molti casi anche in più di una occasione.

Josep Carreras as Rodolfo in Luisa Miller. Wiener Staatsoper, 1983.

Tratto dalla tragedia Kabale und Liebe (Intrigo e Amore), di Friedrich Schiller, Luisa Miller è un melodramma tragico in tre atti su libretto di Salvatore Cammarano, considerato di transizione tra le opere giovanili di Giuseppe Verdi e la celebre trilogia popolare: precede quindi la piena maturità espressiva del compositore ma segna comunque un punto di svolta, non costituendo un dramma corale degli inizi né risultando incentrato su un personaggio monumentale. Luisa Miller privilegia la scelta dell' indagine psicologica concentrata su pochi personaggi, di natura borghese, in particolare sulla protagonista che dà il titolo al lavoro.
L'oggetto è, come spesso accade, un grande amore contrastato, tra Luisa e Rodolfo: il padre di lui, il Conte di Walter, ha previsto per il figlio un matrimonio di interesse, e nel momento in cui sta per arrestare sia Luisa sia suo padre, il quale il giovane si ribella arrivando addirittura a minacciarlo di rivelare il modo in cui è salito al potere, uccidendo il legittimo conte, suo cugino; Luisa, invece, cederà lei stessa ai ricatti del castellano Wurm, innamorato di lei, e scriverà una lettera in cui afferma di amarlo e di aver ingannato Rodolfo, in cambio della salvezza di suo padre, arrestato dal Conte per essersi opposto in difesa della figlia. La ragazza maledice il castellano, desiderando di morire. Lo scritto sconvolgerà Rodolfo, quasi rassegnato ad accettare il matrimonio imposto dal padre, come anche Luisa, sul punto di uccidersi lasciando scritta la verità su una lettera, se solo il padre non gliel'avesse impedito, convincendola a partire con lui e a cominciar una nuova vita. L'incontro con l'amato Rodolfo produrrà il tragico epilogo: Luisa dovrà confermare quanto costretta a scrivere da Wurm, sacrificando nuovamente il proprio amore per la vita del padre, e Rodolfo verserà del veleno nell'acqua che berranno entrambi. Sarà comunque troppo tardi quando Luisa confesserà la verità all'amato che, prima di morire al suo fianco, maledirà il proprio padre e ucciderà lo spregevole Wurm.

Katia Ricciarelli and Josep Carreras performing in Luisa Miller in Hamburg, 1981.
Alla luce dei fatti, si comprende perfettamente il senso della frase "O fede negar potessi agli occhi miei", frase d'esordio del recitativo che precede la famosa aria del tenore "Quando le sere al placido" cui verrà dedicato il post di oggi. Siamo nel secondo atto, e Rodolfo ha appena letto la lettera che Luisa è stata obbligata a scrivere per salvare il padre, in cui dichiara di amare Wurm e di essersi presa gioco di Rodolfo. Naturalmente il giovane è sconvolto, e rammenta con amarezza i bei momenti trascorsi con lei.

Questo frammento ha giocato un ruolo importante nella carriera di Josep Carreras, costituendo l'aria che lo ha portato, appena ventiquattrenne, alla vittoria del Concorso di Voci Verdiane di Busseto nel 1971, trampolino di lancio della sua avventura internazionale: è davvero una versione incredibile, la potete ascoltare qui.
La versione del debutto nella Luisa Miller al Gran Teatre del Liceu è anch'essa disponibile, all'interno della registrazione dell'opera completa: se cliccate qui potrete ascoltarla dal recitativo. Noterete senz'altro come la voce risultasse sanissima, giovane e giovanile, con un centro ardente e un acuto sicuro.
L'unica versione disponibile in video è più tarda, e risale ad una recita presso l'Opera di Vienna nel maggio 1983, insieme alla sua Luisa prediletta, Katia Ricciarelli.

Qui Carreras mette a nudo lo sgomento, l'ira e l'amarezza del suo personaggio con un realismo impressionante: l'effusione lirica sembra non avere limiti, la generosità è totale come sempre, e l'esperienza impreziosisce l'esecuzione con scelte legate all'eleganza e al bello stile; il fraseggio raggiunge una bellezza sconvolgente, e il suo marcare certe consonanti, talvolta trascinandole, conferisce ulteriore fascino a un'interpretazione davvero stupefacente, curata nel minimo dettaglio ma mai artificiale. L'applauso del pubblico ne attesta il tremendo impatto emotivo, premiando Carreras più che meritatamente. Godetevelo!!
Spero abbiate apprezzato la proposta di oggi. L'appuntamento è per domenica prossima con un nuovo video. Buona settimana a tutti!! 

Key facts:

Welcome to a new Video of the Week.

This week I would like to dedicate this post to an opera I do not remember having ever spoken before, one of the first titles included in the repertoire of our beloved tenor, Luisa Miller: in fact, about a month ago, was the forty-second anniversary of his debut in Verdi's Rodolfo, on 24 January, 1972 at the Gran Teatre del Liceu, alongside Montserrat Caballé. In Barcelona it was his third appearance with a leading role, after Lucrezia Borgia and Rigoletto, but also an opera he performed in other stages such as Bilbao, Hamburg, or even the MET, the ROH, the Vienna State Opera, in some cases in more than one occasion.
Inspired by Friedrich Schiller's tragedy, Kabale und Liebe (Intrigue and Love), Luisa Miller is a tragic opera in three acts with a libretto by Salvatore Cammarano, considered a transition between the Giuseppe Verdi's early works and his famous and popular trilogy: thus it precedes the full maturity of expression of the composer but marks a turning point, being neither a choral drama of his beginning, nor nor focused on a monumental character. Luisa Miller favors the choice of psychological investigation focused on a few, bourgeois, characters, and particularly on the title role.
The object is , as often happens, a great, hindered love affair between Luisa and Rodolfo: his father, Count Walter, wanted to force his son to an arranged marriage, and when he is going to arrest both Luisa is her father, Rodolfo rebels as much as threatening to reveal how arose to power, killing the rightful earl, his cousin; Luisa, however, will surrender to the blackmail of steward Wurm, who is in love with her, and will write a letter in which she claims to love him and to have tricked Rodolfo, in exchange for the salvation of her father, who had been arrested by the Earl for his opposition in defense of his daughter. She curses the steward, wishing for her death as well. Of course, her letter will upset Rudolph, almost resigned to accept a forced marriage by her father, while Lucia would be about to kill himself, confessing the truth on another letter, if only her father did not stop her, convincing her to leave with him and start a new life. Her meeting with beloved Rodolfo will produce the tragic epilogue: Luisa will have to confirm what she had been forced to write by Wurm, again sacrificing her love for her father's life, and Rodolfo will poison the water they both drink soon after. It will be too late when Luisa confessess the truth, and, Rodolfo will curse his father and kill despicable Wurm, before dying together with her.
As it is, we perfectly understand the meaning of the sentence " Oh! Fede negar potessi agli occhi miei ( If only I could deny faith to my eyes)", the opening of the recitative preceding the famous tenor aria "Quando le sere al placido" which today's post will be dedicated to. We are in the second act, and Rodolfo has just read the letter Luisa was obliged to write to save her father, in which she declares to love Wurm and that she had deceived Rodolfo. Of course he is extremely disappointed, and recalls some good memory with her.
This fragment has played an important role in Josep Carreras' career, constituting the aria that led him, aged twenty-four, to win the Verd contest in Busseto in 1971, a springboard of his international adventure: it is a really amazing version, you can listen to here.
The version of his debut in Luisa Miller at the Gran Teatre del Liceu is available too, through the completerecording of one performance: if you click here you can listen to it starting from the recitative. You will surely notice how his voice sounded healthy, young and youthful, with a fiery center and an easy high notes.
The only version available on video is more recent, and dates back to a performance at the Vienna State Opera in May 1983 , along with his favourite Luisa, Katia Ricciarelli. 
Here, Carreras lays bare the dismay, anger and the bitterness of his character with a striking realism: his lyric effusion seems to have no limits, his generosity is total as usual, and his experience enhances this rendition with choices related to elegance and beautiful style;his  phrasing reaches a stunning beauty, and the way he marks certain consonants, sometimes dragging them, adds further charm to a really outstanding interpretation, which he had taken care in detail but never proving to be artificial. The huge ovation of the audience attests to the tremendous emotional impact, rewarding Carreras as he deserved. Enjoy it!!

I hope you have appreciated my proposal of today. See you next Sunday with a new video. Have a nice week!!

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