Loggione: "Il Canto dell'Anima" (pt. 1): VIDEO

Stamattina, puntualissima davanti alla TV ero armata di carta e penna per prendere appunti su quella puntata di Loggione annunciata ieri, e devo dire che l'esperienza universitaria si rivela sempre indispensabile quando si tratta di prendere appunti.

Tralascerei l'incredulità di mia nonna che, perplessa, mi guardava, appena sveglia, dopo una notte un po' travagliata, sotto le coperte, in attesa di vedere, di ascoltare, con carta e penna alla mano.

VIDEO 1

VIDEO 2


Finalmente la sigla di apertura con i Vespri Siciliani, le immagini di Arturo Toscanini e di altri grandi della musica, e poi lui.


E subito sono rimasta senza fiato. "E lucean le stelle", con quella sensualità disperata che solo Carreras trasmette in questi momenti, ma ovviamente non è solo per il brano, per la situazione che sono rimasta senza fiato: confesso che anche gli occhi, caspita anche loro vogliono la loro parte.


Il presentatore, Vittorio Testa, commenta l'interpretazione del brano, direttamente da Parma, dove accenna al concerto apoteosico che il tenore catalano ha offerto quest'estate: si susseguono brevi immagini di quella serata, che ritraggono il Cortile della Pilotta gremito e un Carreras sorridente sul palco che ringraziava il suo pubblico. Anche io, come ben sapete, ero lì.


Come mai Parma? Beh, perché fin dagli albori della sua carriera, Josep è sempre stato molto legato professionalmente a Parma, fin da quel concorso delle voci verdiane del 71 che ha vinto, al debutto al Teatro Regio l'anno successivo con La Bohème, mostrandoci quel suo Rodolfo traboccante di passione. E a questo punto, parte il video di quella Bohème del 1982 al Met, "Che Gelida Manina".


Testa intervista Carreras all'interno del Teatro Regio, probabilmente (non ne ho la certezza) proprio quest'estate nei giorni del concerto: cerca di spiegare a parole l'affetto che lo lega a questa città, che in ogni occasione, è sempre stato ricambiato, proprio per questo motivo è sempre un grande piacere per lui, tornare ad esibirsi a Parma.


Il canto, secondo Carreras è qualcosa che nasce dentro l'anima, dove il cervello funziona da filtro, e la voce da mezzo, da veicolo: è quindi l'interagire di queste tre cose che fa in modo di avvicinarsi sempre di più a quanto si vuole interpretare.


Uno dei ruoli prediletti, commenta Vittorio Testa, è proprio il Don José della Carmen di Bizet, e a questo proposito non si può fare a meno di ascoltare la sua peculiare versione di "La Fleur que tu m'avais jetée", dico peculiare perché, incoraggiato dal Maestro Herbert von Karajan, Carreras ha rispettato quanto scritto da Bizet, ovvero il doppio piano (pp) nel verso "Et j’étais une chose à toi", quasi a voler esprimere in modo assolutamente intimo l'amore che José prova per Carmen, dichiarato nel verso successivo. Carreras ha cercato di mantenere questa peculiarità qualora i direttori fossero d'accordo: nella versione al Met del 1987, con James Levine, lo possiamo ascoltare in tutto il suo splendore.

Si tratta di un ruolo speciale, uno di quelli che ogni tenore spera di poter interpretare, data l'intensità sia a livello musicale, sia scenico: si parte da un ragazzo ingenuo, nel primo atto, che scopre l'amore per la prima volta, che da soldato diventa contrabbandista, passa attraverso diverse situazioni drammatiche fino a concludere questo processo di autodistruzione con la pugnalata inflitta nel corpo dell'amata che, dopo averlo sedotto ed illuso, lo rifiutava.

La parola torna a Vittorio Testa, tra le vie di Parma, che sottolinea le molteplici qualità che caratterizzano Carreras, quali la bella voce, la straordinaria capacità interpretativa e il cosiddetto Physique du role, ovvero la credibilità, fisicamente parlando, per quanto si rappresenta. Aggiungo io: bello da morire.

Si volta pagina con il Ballo in Maschera, un'opera molto cara a Josep Carreras, che l'ha interpretata sempre a Parma nel 1972, ma soprattutto è stata l'opera con cui ha debuttato alla Scala nel 1975, a fianco di Montserrat Caballé. E mentre scorre il video dell'aria "Ma se m'è forza perderti", Carreras racconta l'aneddoto del costume da lui indossato per l'occasione: il grande tenore Giuseppe Di Stefano, come tutti sappiamo, suo grande idolo, aveva partecipato alle prove generali ed era rimasto poco soddisfatto sul costume che era stato assegnato al giovane tenore, pertanto interviene personalmente invitandolo a casa propria, in compagnia di "due spaghetti", per fargli provare quello che era stato il Suo costume per il Ballo in Maschera nel 1957 a fianco di Maria Callas.

Potete immaginarvi - sottolinea Carreras - come ci si puó sentire se il tuo idolo ti invita a casa sua. Non oso pensarci, Josep!

La puntata, la prima parte dell'omaggio a Josep Carreras si conclude con un fascinoso Andrea Chenier e con le note dell'Improvviso, alla Scala, 1985. Ci sarà una seconda parte, ma non so dirvi con certezza se sarà sabato prossimo.

Comments

  1. Bueno ... ya era de esperar, no funcionó el link, no he podido ver la entrevista. He dejado en la C-Box el link para el video que estará disponible en poco tiempo. Luvi, claro que tu entrada dice mucho, está escrita con corazón y seguro está muy completa. Pero, me gustaría más hacer el comentario cuando pueda verla. Sin embargo, dejame dejar aquí un dato: "Belo da morire", dices? Pues sí! Yo lo encuentro siempre así! Y, si lo vieras el último martes, en Vila-Seca!!! De esa muerte, una no vuelve! O, mejor, si que vuelve! Porque encuentra la vida!!

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  2. Grazie...me ne ho fatto un'idea chiarissima di com'è andata l'intervista!

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  3. Pues tengo muchísimas ganas de ver ese video, aunque, efectivamente, tu nos has adelantado todo el sentimiento que llevan las imágenes.

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  4. ya me han llegado los links, lo estoy descargando!

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  5. SPERO DI POTERE RIVEDERLA PRESTO...PECCATO CHE E' DURATA SOLO MEZZ'ORA...E TRATTANDOSI DI LUI SONO SEMPRE TROPPO POCHI AHIME'!!!VEDIAMO, SETTIMANA PROSSIMA MAGARI..IL TITOLO ERA DAVVERO PERFETTO PER LUI. BRAVI.BRAVA TE COME SEMPRE A FARCELO RIVEDERE NEL TUO POST...

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  6. Dice Josep, "Il canto nasce dell'anima perché è sentimento ed emozione"...Luvi, non potresti aver scelto meglio il sottotitolo di questo blog.."un tenore con anima". Complimenti e grazie!!

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  7. E ci sarà un motivo del perchè l'ho scelto... jejeje

    Grazie a te!

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  8. Bueno...! Es una cosa fantástica! Todos estos fragmentos de estas producciones concretas de "Tosca", "Boheme", "Carmen", "Ballo", "Andrea Chenier", los he visto y escuchado tantas veces. Y, siempre que lo hago, es como si lo estuviera haciendo por primera vez! Estoy siempre pendiente de cada nota que está para llegar como si ni idea de lo que me va a traer el minuto siguiente, como si no supiera lo que voy a escuchar "después", siempre respirando con él y como que sintiendo dentro de mi, y por vez primera, el latir de cada detalle de cada una de sus emociones. Es afascinante, el Arte de este "Lord" de la Ópera, en particular. Lord del Arte del Canto, en general.

    Mientras lo miraba a todo, he retenido esa imagen del D. Jose completamente enamorado de Carmen ... Ese "pianissimo" es completamente arrebatador y, desde el punto de vista técnico, tremendamente exigente! Pero, aquí hay más! Es que en ese momento de completa entrega, de tremenda verdad, este D. Jose se arrodilla! Y, es de rodillas que así lo hace! En una representación al vivo! En este caso, ni más ni menos que en el MET! Es un momento de una emoción transcendente!

    Este "grande Vittorio Testa" del que habla Luvi y que yo conocía, me parece también un excelente comunicador. Y, tiene un par de afirmaciones sobre Josep Carreras que me parecen de enorme importancia para caracterizar y profundizar en su Arte.

    Primero, he retenido lo que a un cierto punto dice sobre esa "E lucevan le stelle" que estábamos a punto de escuchar, cuando habla de la "sensualidad desesperada" que en esos momentos desprende su Mario Cavaradossi. Es, en mi opinión, una afirmación para "bingo!". La verdad, y alguna vez ya lo habré dejado por aquí, es que la sensualidad es una característica en general, del Arte de Josep. Una maravillosa sensualidad capaz de encontrar su lugar de excelencia sea en escenas más "líricas", más amorosas, sea cuando viene a comunicarnos otros estados de alma con otra dramaticidad, como este desespero profundo, tan sensual. Arias de opera o cualquier pieza que esté interpretando. En mi opinión, es algo único! Hace parte de ese regalo que Dios le dió, para que nos hiciera disfrutar de ello!

    Segundo, he retenido sus palabras, justo antes de traernos este Ricardo concreto, subrayando el talento interpretativo de Josep Carreras que no conoce la banalidad o la rutina interpretativa, muy al contrario su capacidad es la "di mettere sempre l'anima alle sue interpretazione." Otro momento de total empatía mía con Vittorio Testa. Esta, es otra verdad Profundissima en el Arte de Josep Carreras! Una verdad que escribe en cada una de sus actuaciones, que escribe cada vez que sube a la escena. En la representación de una opera, en un concierto, en un recital, en lo que sea. Es verdaderamente apasionante sentir como que "la vida nueva" que existe en cada pieza, siempre que la canta y vuelve a cantarla. Aria de opera, una napolitana, cualquier otra canción, sea cual sea el género. Es, también esta característica, como que algo innato que lleva en su Alma, que circula en sus venas y que transmite de manera esplendorosa, en cada detalle de su Arte!

    (...)

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  9. (...)

    Y, sin embargo, quisiera tener cuidado con lo que digo. Porque, puedes haber nacido con una Gracia. Pudes llevar mucha cosa innata dentro de ti! Pero, lo sabemos todos, sin mucho trabajo, sin mucha disciplina, sin un inmenso amor y enorme compromiso, de corazón, con tu Arte, todo eso puede quedar en la nada!!! No basta tenerlo, hay que saber desarrollarlo! Y, quizás el milagro más bonito sea que, al salir tan natural, el publico ni si dé cuenta de cuanto trabajo está por detrás!!

    Luego está esa otra característica de su Arte! Ese canto Abierto, completamente Entregado, irresistiblemente Generoso! Características que, también ellas, empiezan en el Alma. Y nos llegan en notas de Música que son Melodía Preciosa! Emoción Pura! Retratos del Alma Humana! Retratos de cada uno de nosotros!

    Visca Josep Carreras!

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  10. Quisiera dejar aquí dos notas más (comprendo que queda siempre tanto que decir...).

    La primera, para decir que no sé si habrá quedado claro que el estar siempre pendiente "de la nota después", de lo que estar para llegar, es una constante en mí. Me pasa siempre, siempre, sea lo que sea que esté Josep cantando, por primera vez, o por vez 50...

    La segunda (creo que la Luvi va a comprenderme perfectamente...), para decir que mi empatía con Vittorio Testa ha empezado justo allí, en el inicio del programa, cuando habla él del concierto de Josep Carreras en Parma, en el Cortile della Pilota, justo el día anterior a la grabación del programa, diciendo Josep Carreras había tenido un "concerto apoteósico, con grandissimo successo, ovviamente!"

    Pues, a esa palabra, la dejo aquí, con todo mi Afecto y con todo mi saludable Orgullo: Ovviamente!

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