La Gala al Teatro Real de Madrid para celebrar el 70 aniversario del Maestro Plácido Domingo

Essere profondamente ed irrimediabilmente carreristi non significa non poter rendere omaggio ad un altro grandissimo, soprattutto in un'occasione così straordinaria, come il suo settantesimo compleanno. Già saprete che sto parlando del grande Plácido Domingo, che dal palco reale del Teatro Real di Madrid, a fianco della Reina Sofia, ha assistito a un Gala meraviglioso, che ha visto alternarsi artisti straordinari, tra "vecchia guardia" e più giovani. Occorre fare i nomi? Da Bryn Terfel, a Ainhoa Arteta, da Erwin Schrott a Joan Pons, da René Pape alla grande sorpresa della serata, il mezzosoprano Teresa Berganza.


Esibizioni straordinarie, cui il Maestro Domingo applaudiva mostrando apprezzamento e una profonda gratitudine.




Non intendo recensirvi il concerto per intero, perchè c'è chi lo farà molto meglio di me. Volevo solo soffermarmi su qualche particolare che mi ha colpito, come l'originalità di Erwin Schrott nella sua esibizione mozartiana: straordinario dal mio punto di vista. Nel complesso, però, in ognuno dei partecipanti era evidente una profonda ammirazione per Domingo, che traspariva assieme a tutti gli altri sentimenti propri dei brani che hanno interpretato. 

Gran finale, con la mezzo madrileña Teresa Berganza, che ha inizialmente annunciato che non avrebbe cantato "data l'ora tarda", ma che non si è risparmiata quando si è trattato di  imitare Marilyn Monroe nel suo Happy Birthday to you, insinuazioni comprese. Tornando seri, la cantante  ha  di seguito speso qualche parola per ringraziare colui che, oltre ad essere un collega per anni, che per funzioni come quelle di "Carmen" le diceva "Je t'aime", ha scelto di essere non solo un grande artista, ma anche un buon marito e un buon padre. L'ha ringraziato per ricordarsi i nomi di tutte le persone che lo circondano, per i sorrisi tutti suoi, per i momenti trascorsi insieme, per l'affetto che ha rivolto ad Alfredo Kraus negli ultimi momenti della sua vita, per la sua preoccupazione per José (per il nostro Josep) finchè non è guarito completamente. 
La Berganza ha poi concluso dicendo che è difficile fare tutto, e farlo bene, e immediatamente dopo ha invitato "il festeggiato" a raggiungerla sul palco: in quel mentre, un maxi schermo proiettava immagini legate alla vita di Plácido Domingo, dall'attività musicale dei genitori, all'esibizione che l'ha visto unito alla madre, Pepita Embil, una madre che più volte si è detta orgogliosa di come il figlio promuovesse un genere, la Zarzuela, cui lei e suo marito si sono dedicati per tutta la vita.

Momenti ricchissimi di commozione, in cui Domingo non ha trattenuto le lacrime, contrariamente a quanto aveva promesso prima dell'inizio della serata: in particolare quando ha raggiunto il palcoscenico, la sua voce suonava così teneramente emozionata che chi ha un briciolo di sensibilità non ha potuto non emozionarsi insieme a lui. Domingo ha ringraziato tutti, davvero tutti, e ha espresso il desiderio di poter cantare ancora per qualche anno: d'altronde lo ha fatto per 50 anni, qualcuno in più non può che renderci felici. Ha infine assicurato che si esibirà finchè potrà respirare, anche se non con la voce, ma con la bacchetta da direttore.

Un Gala straordinario, che ha visto momenti come questi in cui le lacrime di felicità sono state protagoniste. Il nostro Josep non c'era, ma sicuramente avrà avuto un pensiero speciale per il suo amico e collega, che nella giornata di ieri, ha sicuramente vissuto una delle serate più emotive della sua vita.

FELICIDADES MAESTRO!!!

Comments

  1. Kenderina, tienes razón!! Ya está corregido. Es que estaba escuchando a él mientras estaba a punto de escribir el nombre de Erwin Schrott... jajajaja

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  2. Mi sarebbe piacciuto vedere Josep sul scenario. Ma è stata un omaggio bello e meritato.

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