El concert homenatge a Montserrat Caballé pel 50è aniversari del seu debut al Liceu

Un avvio intenso, questo del 2012 per il blog, con Una altra nit amb Montserrat Caballé, il concerto di omaggio che si è celebrato al Gran Teatre del Liceu, a 50 anni dal debutto della grande Diva nell’Opera Barcellonese. Purtroppo ho avuto modo di ascoltare solo la diretta radiofonica: una grande emozione penetrava dai miei auricolari, ma sono certa del fatto che in radio si sia potuta percepire neanche la metà dell’atmosfera che sicuramente regnava nella sala, fin dal primo momento.

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*KEY FACTS: for a short summary in english, please go to the end of this post.

A pochi passi dagli 80 anni, Montserrat Caballé è stata, come prevedibile, figura centrale dell’evento, assumendo diversi ruoli, quali “maestra di cerimonie”, presentatrice, senza rinunciare a esibirsi in due occasioni. Non voglio parlare di cose ovvie quali “gli effetti del tempo che passa”, o ancor peggio “l’esigere troppo da sé stessi”: al di là di tutto, pubblico, allievi, colleghi, amici, coro e orchestra si stringevano attorno a Lei, quella che è stata a mio avviso la più grande voce di soprano di tutti i tempi. In poche parole, ieri sera era d’obbligo qualsiasi concessione: il Liceu, il pubblico glielo dovevano concedere in segno di affetto e gratitudine per decadi di grande splendore. Nel pieno rispetto di qualsiasi opinione divergente, viene spontaneo pensare che, nella completa consapevolezza, nessuno impedisce di starsene a casa.


Dopo l’ouverture wagneriana del Die Meistersinger von Nürnberg, il discorso di Ferran Mascarell, Consigliere di Cultura della Generalitat de Catalunya, interrotto dopo poco dall’ingresso a sorpresa della Caballé che gli ha reso l’impresa ancora più ardua, e che si è poi cimentata in una Habanera della Carmen, aria che non aveva mai interpretato prima. Prima di cantare, le sue parole lottavano contro l’emozione inevitabile, e ha reso omaggio a questo Gran Teatro e alle sue componenti orchestra e coro, e al suo pubblico speciale, che sempre l’hanno fatta sentire a casa, in famiglia, come da nessun’altra parte.
La prima parte del concerto, il cui programma era un’autentica sorpresa per tutti, Caballé compresa, è stato caratterizzato da un alternarsi di esibizioni da parte di suoi allievi, e portata a conclusione dal duetto, tratto da The Phantom of the Opera, di uno di questi con la figlia della Caballé, il soprano Montserrat Martí.
La Seconda  è stata ricca di sorprese… anche se più o meno tutti ne eravamo a conoscenza, a cominciare dal videomessaggio di Plácido Domingo che ha usato parole commosse atte a rinforzare l’intento celebrativo del suo discorso: l’elogio d’obbligo al Liceu e al suo pubblico appassionato è stato seguito dal ricordo del suo primissimo ascolto della voce di Montserrat, e dai momenti condivisi in scena, soprattutto nello stesso Liceu, un teatro disgraziatamente segnato dalla tragedia nell’incendio del 1994, ma che tuttavia è diventato nuovamente uno dei più grandi teatri d’opera. La Caballé ha ringraziato emozionata, con l’augurio di poter cantare di nuovo con Domingo, il quale non ha potuto assistere al concerto, in quanto impegnato nella produzione di una nuova opera.

Un altro momento centrale, soprattutto per l’indiscutibile bellezza e limpidezza vocale, è stato l’intervento di Juan Diego Flórez con una brillante interpretazione de La Donna è Mobile dal Rigoletto che ha letterammente infiammato i Liceisti, successivamente liberati in una grande ovazione. Non poteva mancare il tributo del coro, con l’amatissimo Va Pensiero dal Nabucco, cui ha fatto seguito l’apparizione del baritono Carlos Álvarez, grande amico della Caballé, che si è esibito con l’aria dei Puritani, Ah per sempre io ti perdei.
E ancora, María Gallego, presentata come una figlia, ha cantato l’aria del Gianni Schicchi, O mio babbino caro.

L’intensità aumenta con la presentazione di una voce nata in un contesto corale, proprio del Cor del Liceu, evolutasi splendidamente in quella di uno dei migliori baritoni che la storia ricordi: dall’isola di Minorca, il grande Juan Pons, nella splendida aria del Rigoletto, Cortigiani, vil razza dannata. Sicuramente, uno dei momenti più emozionanti, degno di essere seguito da quello che tutti noi stavamo aspettando, e vi confesso che, ascoltando le parole di Montserrat Caballé, di nuovo in lotta con la commozione del momento, mi batteva il cuore. Colui che è stato il suo Rodolfo ne La Bohème, di cui lei è stata Leonora nella Forza del Destino, che è stato il suo Riccardo nel Ballo, di cui lei è stata Tosca, che è stato il suo Alfredo ne La Traviata, di cui lei è stata Adriana… sarebbe di lì a poco arrivato sul palco del suo Liceu, a 54 anni esatti dal suo primissimo debutto da bambino nel ruolo di Trujaman ne El Retablo de Maese Pedro di De Falla, per cantare la canzone più amata dalla sua Montserrat: “Josep, jo també T’ESTIMO!!”, a queste parole è molto difficile trattenere ogni forma di emozione, più che motivata dinnanzi a quell’affettuoso, tenerissimo abbraccio che i due si sono scambiati prima che Carreras eseguisse il brano di Grieg. Lo ripeto, era il momento che chi da sempre ha amato la coppia scenica Caballé – Carreras stava aspettando, e non ha deluso le aspettative.

Photo by Albert Galceran

Che volete che vi dica, a costo di peccare di sentimentalismi, sono momenti come questi che rendono memorabile un omaggio. Josep ha effettuato il suo ingresso sul palco, visibilmente commosso e sorridente: ha ritardato la sua esecuzione per gli applausi che a più riprese gli sono stati tributati da un pubblico che, per un attimo, sa dimenticare la tirannia del tempo, per abbandonarsi all’emotività: emotivo, questo mi sembra l’aggettivo che più descrive quel T’ESTIMO che ha cantato ieri sera, emotivo e appassionato, nel più completo senso del termine. Il video che un angelo mi ha fatto pervenire in gran segreto, e che qui ringrazio di cuore, rende mille volte di più di quello che ho potuto sentire in radio. Con oggettività ve lo posso assicurare, e ora che è a disposizione la versione completa del brano ne sono sempre più convinta. E quello stesso video si conclude con uno scroscio di applausi e di BRAVO gridati a gran voce, la voce di quelli che si emozionano ancora, anche contemplando un tramonto. 
Proprio il T’ESTIMO di Josep Carreras ha lasciato alla Caballé senza “ni veu per parlar”, commossa da far fatica a parlare. Già dopo la convincente performance di Pons, il grande soprano aveva confessato che “così tante emozioni non convenivano alla sua età, e che al termine del concerto la cosa migliore era andare a letto di corsa”. 
Il concerto si conclude con un omaggio che lei ha voluto rendere a un compositore che al Liceu ha sempre riscosso un grande successo, Jules Massenet, con Que les douleurs de la terre, e con una marcia, La marxa de la Pau di Vangelis, eseguita con Montserrat Martí e il suo allievo tenore, Nikolay Baskov.
Un abbraccio corale è stato rivolto a un altro grande, che per indisposizione sedeva tra il pubblico: Jaume Aragall.
In definitiva vi posso dire che, in quanto a magnificenza organizzativa, forse la Montserrat meritava qualcosa in più, ma so anche che questo non corrisponde al Liceu. Montserrat Caballé l’ha voluta così, la sua festa… e tutto quello che possiamo fare per dimostrarle l’affetto e l’eterna gratitudine, è unirci ai festeggiamenti. L’atmosfera in Teatro e l’amore dei colleghi ed amici stretti attorno a lei hanno sicuramente ripagato qualsiasi eventuale mancanza.

FELICITATS MONTSERRAT!!

KEY FACTS
● Montserrat Caballè celebrated the 50th anniversary of her debut at the Liceu yesterday with a concert in which some of her singing students, her daughter Montserrat Martí, and great collegues, such as Josep Carreras, Juan Pons, Juan Diego Flórez, Carlos Álvarez and María Gallego, took part into it.
● The soprano was moderating the event, introducing each artist with very special words, and also sang in three occasions.
● Plácido Domingo was there with a video-message celebrating the great soprano and the Gran Teatre del Liceu as a great opera house, with a very special audience.
● Almost at the end of the second part, Josep Carreras joined her on stage with a very tender hug, and sang to her her favourite song, T'Estimo by Grieg, in a very passionate way. He was previously introduced by identifying him with the roles in the operas they had sung together.
● Montserrat Caballé, together with the group of collegues, addressed a hug to Jaume Aragall, who sat among the audience, as he could not perform.
● The program


Orchestra "Mestres cantaires de Nuremberg" (R. Wagner) 
Montserrat Caballé "Habanera" from Carmen (G. Bizet) 
Ji Young Jo "Casta Diva" from Norma (V. Bellini) 
Irina Churikova "Pace pace" from La Forza del Destino (G. Verdi) 
Pretty Yende "Qui la voce" from I Puritani (V. Bellini) 
Nikolai Baskov "No puede ser" from La Tabernera del Puerto (P. Sorozábal) 
Montserrat Martí and Nikolai Baskov "In sleep he sang to me" from The Phantom of the Opera (A.L. Webber) 
Juan Diego Flórez "La donna è mobile" from Rigoletto (G. Verdi) 
Cor del teatre "Va pensiero" from Nabucco (G. Verdi) 
Carlos Álvarez "Ah, per sempre Io ti perdei" from I Puritani (V. Bellini) 
María Gallego "O mio babbino caro" from Gianni Schicchi (G. Puccini) 
Joan Pons "Cortigiani, vil razza dannata" from Rigoletto (G. Verdi) 
Josep Carreras "T'estimo" (E. Grieg) 
Montserrat Caballé "Que la douleur" from Le Roi de Lahore (J. Massenet) 
Montserrat Martí, Montserrat Caballé and Nikolai Baskov "March with me" (Vangelis)

Comments

  1. Nice resume Luve!
    El vaig escoltar a la ràdio - per què no ho va transmetre TV3?
    Pippa

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  2. Thank you Pippa!! Jo també el vaig escoltar per la ràdio... però el vídeo em sembla molt millor!!

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