Magische Atmosphäre am Linzer Domplatz mit Josep Carreras

Domenica sera è stata la Piazza del Duomo di Linz ad ospitare il grande concerto di Josep Carreras, il primo del ciclo "Klassik am Dom" previsto per quest'estate nella città austriaca. Carreras è stato affiancato dal soprano messicano Rebeca Olvera, dall'Orchestra Sinfonica della Volksoper di Vienna diretta dal Maestro David Giménez. La Domplatz era gremita: 3.500 persone si erano raccolte di fianco all'imponente facciata della Cattedrale di Santa Maria per assistere all'evento.
Vi lascio qualche articolo a riguardo, ma senza la testimonianza di chi ha avuto il privilegio di assistervi non avrei potuto aggiungere molto su questo concerto. Grazie Eva!!!


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Di fronte alla meraviglia di cotanta cornice il tempo, che sembrava non promettere nulla di buono, si è rivelato poi clemente, per consentire all'arte di Josep Carreras di esaltare come non mai la bellezza della Cattedrale in una serata dal carattere unico ed irripetibile. Anche il Duomo, il più grande dell'Austria e che quest'anno festeggia 150 anni, si è raccolto in silenzio ad ascoltare una delle voci tenorili più belle di sempre, evitando di intervenire con il suono delle campane, come è in effetti accaduto durante le prove del concerto, rendendo la situazione anche piuttosto divertente.





Dopo un'inizio in grande stile con l'esecuzione orchestrale dell'Overture de L'Arlésienne Suite. Farandole di Georges Bizet, l'ingresso di Josep Carreras ha riscaldato gli animi con le sue proposte iniziali che affondano le radici nella canzone italiana, ovvero L'Ultima Canzone la napoletana Pecché. Il primo intervento del soprano è stato con Je veux vivre da Roméo et Juliette di Charles Gounod, per poi alternarsi nuovamente con Carreras che avrebbe cantato altri due brani nella sua lingua d'origine, T'estimo e Rosó (Pel teu amor). Potrei sbagliarmi, ma la scelta di T'Estimo potrebbe essere letta come un'ulteriore manifestazione del profondo affetto che lo lega all'Austria fin dai primissimi anni della sua brillante carriera. Ma può anche essere che io lavori troppo di fantasia. Di una cosa però siamo tutti sicuri: è sempre molto felice quando si tratta di cantare in Austria, e lo ha dimostrato anche a Linz, mostrandosi molto sorridente e perfetto agio. Un secondo momento orchestrale con la meravigliosa ouverture de Der Zigeunerbaron è andata ad inserirsi tra un'ultima esibizione a testa per i due cantanti: Il Bacio di Arditi per la Olvera e The Impossible Dream per Carreras hanno così portato a conclusione la prima parte del concerto.

Dopo una pausa più breve del solito, dovuta come dicevo all'imprevedibilità del tempo atmosferico, il concerto ha ripreso il suo corso nuovamente con il tenore catalano che ha riproposto l'Italia con Vurria e Passione, cui ha fatto seguito un nuovo momento per il soprano con Les filles de Cadix. Carreras ha ripreso nuovamente il comando facendo proprio il dramma interiore del brano di zarzuela Ya mis horas felices, per poi lasciare sola l'Orchestra esibitasi nel terzo ed ultimo momento di assoluto protagonismo con La Boda de Luis Alonso. Immediatamente dopo, il primo duetto della serata con l'immancabile Dúo de la Africana, brano straordinario e che garantisce il successo qualora vi sia intesa particolare tra i due interpreti, come in questo caso. La struttura della prima parte si ripete parallelamente con una chiusura ufficiale costituita di due brani ciascuno: Me llaman la Primorosa cantata dal soprano e, come di consueto, Core 'ngrato portata all'apice del sentimento da Josep Carreras

photo: www.nachrichten.at

La prova evidente che sia riuscito per l'ennesima volta a stravolgere le emozioni del suo pubblico si può contare con tutti gli splendidi bouquet di fiori che ha ricevuto nella fase conclusiva e durante gli encores, che sono stati ben cinque. Dopo aver ritirato altri fiori e un'inaspettata Linzer Torte, Carreras ha ripreso con Chitarra Romana e poi Rebeca Olvera con Mein Herr Marquis dal Fledermaus, nuovo duetto con Non ti scordar di me, di nuovo il tenore con Torna a Surriento ed infine il Brindisi de La Traviata. Il pubblico non riusciva a trattenere l'entusiasmo, moltiplicatosi esponenzialmente nel momento della realizzazione della conclusione definitiva del concerto, quasi a non voler lasciare andare via Josep Carreras, dimostratosi ancora una volta maestro nell' arte dell'interpretazione, un'interpretazione che non lascia via di scampo.

BRAVO JOSEP!!!!




Key facts: 
◦ Last Sunday the Domplatz in Linz was joined by 3.500 people on the occasion of Josep Carreras'concert, the first one of the "Klassik am Dom" series. The tenor performed also with the mexican soprano Rebeca Olvera, coming from the Zürich Opera House, and the Vienna Volksoper Symphony Orchestra conducted by David Giménez. Here there are some article, but without Eva's testimony I couldn't have written this post with such details. Thanks a lot Eva!! Due to such wonder of that location, the weather, which didn't seem to promise anything good, didn't disturb the development of the concert, and allowed the tenor to exalt even more the beauty of the Cathedral in an unique evening. Even the St. Mary's Cathedral, the largest in Austria and celebrating this year its 150th anniversary, kept silent to listen to one of the most wonderful tenor voice ever, with no ringing bells as happened during the rehearsals instead, creating a particularly funny situation. 
◦ After a grand-style orchestral intro with L'Arlésienne Suite Farandole by Georges Bizet, Carreras warmed the heart of the audience with two italian songs, L'Ultima Canzone and Pecché. The soprano first performed with Je Veux Vivre from the opera Roméo and Juliette by Charles Gounod, and then Carreras came back with two catalan pieces such as T'Estimo and Rosó (Pel teu amor). His choice of T'Estimo might be interpreted by virtue of one more declaration of love to Austria, to such a meaningful country to him since the very beginning of his career. I might be wrong, but there are no doubts that he's always very happy to sing in Austria, and he demonstrated it also in Linz, smiling and feeling confortable with the ambiance. The second moment of the Orchestra with Der Zigeunerbaron was set between two performances, one each singer: Il Bacio by Arditi sung by Rebeca Olvera and The Impossible Dream by Josep Carreras. 
◦ The second part started with a certain advance due to the risk of a sudden storm, again with Carreras who sang two neapolitan songs, such as Vurria and Passione, and then the soprano performed with Les Filles de Cadix. After that, the tenor sincerely interpreted the drama of the zarzuela piece Ya mis horas felices, to let then again the orchestra alone with a third performance with La Boda de Luis Alonso (Intermezzo).Immediately after, the first duet of the night with El dúo de la Africana, an extraordinary piece that can be really successful in case of a certain chemistry between the two singers, as in this very case. One song each to close the official program of the concert: Olvera sang Me llaman la Primorosa and Carreras brought to the top of feelings the great neapolitan song, Core 'ngrato. 
◦ The real proof that he once again succeded in calling fourth people's emotional reaction is the large number of flowers he received in the final part of the concert, and during the 5 encores: after receiving more flowers and an unexpected Linzer Torte (typical cake of the town), he performed with Chitarra Romana, Olvera sang Mein Herr Marquis from Fledermaus, and then they both joined in the duet "Non ti scordar di me". The very end arrived with Torna a Surriento and Brindis from La Traviata: the audience couldn't but express loudly their enthusiasm which was even more after they realised that the concert was really finished, as if they didn't want to let him go away. Josep Carreras turned out to be, once more, a master of interpretation, a sincere and passionate interpretation that leaves no chance but surrender.

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