Josep Carreras performed with a prestigious recital at the Opernhaus Zürich
Che il recital benefico di Josep Carreras in programma alla Opernhaus di Zurigo lunedì sera sarebbe stato un grande successo, senza dubbio uno dei momenti più esclusivi del panorama concertistico di quest'anno, si sapeva da tempo, ma la conferma definitiva è giunta dalla lettura del programma. Si è trattato di un recital nel quale il solo Josep si sarebbe esibito, accompagnato dal suo pianista, l'italiano Lorenzo Bavaj. Inutile negarlo, i fan in fondo sono ancora più contenti quando possono godere di un concerto in cui il nostro tenore è l'unico a cantare. Con tutto il rispetto per qualsiasi tra le altre interpreti, comprendo perfettamente.
Ringrazio anticipatamente le testimonianze di alcune amiche, tra cui Eva, che hanno avuto il privilegio di assitere al concerto e che hanno avuto la premura di informarmi in merito allo svolgimento e ad altri dettagli determinanti per questo post. Grazie a tutte!!
Contento e a proprio agio, Carreras ha varcato la soglia del palco dell'Opera di Zurigo, affiancato dal Maestro Bavaj, ricevendo il primo poderoso applauso da una sala gremita.
Accennavo prima alla bellezza del programma, il tipico repertorio da recital che ultimamente ricorre con meno frequenza, e che ha presentato nell'esordio la solennità del brano Pietà Signore di Stradella, uno di quelli per cui Carreras ha dato lo standard, con quei passaggi a voce sommessa a voler enfatizzare la supplica rivolta a Dio. Seguono Lu Cardillo, e due brani di Bellini, tra cui la celebre Dolente Immagine e Malinconia, ninfa gentile. L'atmosfera era già calda, quando Carreras ha ceduto la scena a Lorenzo Bavaj per il primo dei tre pezzi per pianoforte, Valse Lugubre di Gioacchino Rossini. Rieffettuato l'ingresso, il tenore ha ripreso con una splendida triade di Francesco Paolo Tosti, nell'ordine Malìa, Segreto e L'Ultima Canzone, e ha concluso la prima parte del recital con due brani in lingua francese di Leoncavallo, Chanson des yeux e Sérénade Napolitane.
Prima della ripresa con la seconda parte, si è tenuto l'atto di consegna di un assegno della somma di 250.000 CHF da parte di Karl Friedrich Scheufele di Chopard a Josep Carreras per la sua José Carreras Leukämie Stiftung, la filiale tedesca della sua fondazione, ringraziandolo, ironicamente, per questo "concerto di addio per Alexander Pereira", scherzo cui ha assistito lo stesso Pereira che si trovava sul palco insieme a loro. Pereira e Scheufele associavano un po' la presenza sul palco di Carreras e Bavaj alle due nazionali di calcio che hanno disputato la finale degli Europei. Nel momento in cui Karl Friedrich Scheufele ha chiesto al tenore se volesse aggiungere qualcosa, questo ha preferito proseguire con lo spettacolo, e senza rinunciare allo scherzo ha aggiunto "prima che Alexander Pereira voglia cantare". Pereira, con una buona dose di autoironia, ha replicato dicendo che Carreras è consapevole di quanto lui non sappia cantare.
Il recital ha proseguito con la seconda parte in cui il tenore ha proposto diversi brani in lingua spagnola come Canción al árbol del olvido, La rosa y el sauce, Del cabello más sutil, e la splendida Íntima di Tata Nacho, sequenza interrotta dal secondo dei momenti esclusivi di Lorenzo Bavaj con la Milonga del Ángel di Piazzolla, compositore che avrebbe poi riproposto in conclusione con la Muerte del Ángel, e la celebre canzone catalana L'Oreneta. Al termine di questa, Carreras ha mostrato orgogliosamente la sua piccola senyera plastificata estraendola dal taschino della giacca, e ciò ha avuto un'ottima risposta da alcuni fans orientali provvisti della bandiera catalana che hanno di seguito mostrato a Josep che ha sorriso. Il tenore tha fatto ritorno all'Italia per la conclusione di questo straordinario recital che ha conquistato tutto il pubblico nella sala dell'Opernhaus Zürich: 'E rrose e tu di Furio Rendine, un brano che finora non si aveva ancora avuto il piacere di ascoltare dalla voce di Carreras, ma che è piaciuto enormemente al pubblico, tanto da indurlo, dopo il concerto a promettere di riproporlo in futuro; una triade napoletana completata poi dalle celebri ed immancabili Passione e Vurria.
Davanti al'entusiasmo incontenibile della sala che ha risposto alla straordinaria bravura di Carreras con scrosci di applausi, il tenore non ha potuto far altro che regalare altri quattro bis: Core 'ngrato, ancora più intima nella versione con accompagnamento al piano, Anema e Core, Dicitencello Vuje e Un'Ombra, tratta dal Warsaw Concerto.
Ora potrete ben comprendere quanto dicevo all'inizio del post: un programma così, eseguito da Josep Carreras e Lorenzo Bavaj, sempre in perfetta sintonia tra di loro, in un palco di prestigio come quello dell'Opera di Zurigo, non può che garantire un successo straordinario. Beati coloro che hanno assistito, compreso il soprano Isabel Rey, e sono usciti dal teatro ancora con il cuore palpitante d'emozione.
BRAVI JOSEP E LORENZO!!
Key facts:
Ringrazio anticipatamente le testimonianze di alcune amiche, tra cui Eva, che hanno avuto il privilegio di assitere al concerto e che hanno avuto la premura di informarmi in merito allo svolgimento e ad altri dettagli determinanti per questo post. Grazie a tutte!!
Contento e a proprio agio, Carreras ha varcato la soglia del palco dell'Opera di Zurigo, affiancato dal Maestro Bavaj, ricevendo il primo poderoso applauso da una sala gremita.
Accennavo prima alla bellezza del programma, il tipico repertorio da recital che ultimamente ricorre con meno frequenza, e che ha presentato nell'esordio la solennità del brano Pietà Signore di Stradella, uno di quelli per cui Carreras ha dato lo standard, con quei passaggi a voce sommessa a voler enfatizzare la supplica rivolta a Dio. Seguono Lu Cardillo, e due brani di Bellini, tra cui la celebre Dolente Immagine e Malinconia, ninfa gentile. L'atmosfera era già calda, quando Carreras ha ceduto la scena a Lorenzo Bavaj per il primo dei tre pezzi per pianoforte, Valse Lugubre di Gioacchino Rossini. Rieffettuato l'ingresso, il tenore ha ripreso con una splendida triade di Francesco Paolo Tosti, nell'ordine Malìa, Segreto e L'Ultima Canzone, e ha concluso la prima parte del recital con due brani in lingua francese di Leoncavallo, Chanson des yeux e Sérénade Napolitane.
Prima della ripresa con la seconda parte, si è tenuto l'atto di consegna di un assegno della somma di 250.000 CHF da parte di Karl Friedrich Scheufele di Chopard a Josep Carreras per la sua José Carreras Leukämie Stiftung, la filiale tedesca della sua fondazione, ringraziandolo, ironicamente, per questo "concerto di addio per Alexander Pereira", scherzo cui ha assistito lo stesso Pereira che si trovava sul palco insieme a loro. Pereira e Scheufele associavano un po' la presenza sul palco di Carreras e Bavaj alle due nazionali di calcio che hanno disputato la finale degli Europei. Nel momento in cui Karl Friedrich Scheufele ha chiesto al tenore se volesse aggiungere qualcosa, questo ha preferito proseguire con lo spettacolo, e senza rinunciare allo scherzo ha aggiunto "prima che Alexander Pereira voglia cantare". Pereira, con una buona dose di autoironia, ha replicato dicendo che Carreras è consapevole di quanto lui non sappia cantare.
Il recital ha proseguito con la seconda parte in cui il tenore ha proposto diversi brani in lingua spagnola come Canción al árbol del olvido, La rosa y el sauce, Del cabello más sutil, e la splendida Íntima di Tata Nacho, sequenza interrotta dal secondo dei momenti esclusivi di Lorenzo Bavaj con la Milonga del Ángel di Piazzolla, compositore che avrebbe poi riproposto in conclusione con la Muerte del Ángel, e la celebre canzone catalana L'Oreneta. Al termine di questa, Carreras ha mostrato orgogliosamente la sua piccola senyera plastificata estraendola dal taschino della giacca, e ciò ha avuto un'ottima risposta da alcuni fans orientali provvisti della bandiera catalana che hanno di seguito mostrato a Josep che ha sorriso. Il tenore tha fatto ritorno all'Italia per la conclusione di questo straordinario recital che ha conquistato tutto il pubblico nella sala dell'Opernhaus Zürich: 'E rrose e tu di Furio Rendine, un brano che finora non si aveva ancora avuto il piacere di ascoltare dalla voce di Carreras, ma che è piaciuto enormemente al pubblico, tanto da indurlo, dopo il concerto a promettere di riproporlo in futuro; una triade napoletana completata poi dalle celebri ed immancabili Passione e Vurria.
Davanti al'entusiasmo incontenibile della sala che ha risposto alla straordinaria bravura di Carreras con scrosci di applausi, il tenore non ha potuto far altro che regalare altri quattro bis: Core 'ngrato, ancora più intima nella versione con accompagnamento al piano, Anema e Core, Dicitencello Vuje e Un'Ombra, tratta dal Warsaw Concerto.
Ora potrete ben comprendere quanto dicevo all'inizio del post: un programma così, eseguito da Josep Carreras e Lorenzo Bavaj, sempre in perfetta sintonia tra di loro, in un palco di prestigio come quello dell'Opera di Zurigo, non può che garantire un successo straordinario. Beati coloro che hanno assistito, compreso il soprano Isabel Rey, e sono usciti dal teatro ancora con il cuore palpitante d'emozione.
BRAVI JOSEP E LORENZO!!
Key facts:
◦ We could well imagine that Josep Carreras' benefit recital at the Opernhaus Zürich that took place last Monday evening would turn into a huge success, as it was to be one of the top events this year. But when we read the program, we understood that this was reality. It was a recital in which Josep Carreras was to be the only singer performing together with his italian pianist, Lorenzo Bavaj. That's pointless to say: fans prefer concerts in which he sings alone. With all my respect for his partners, I perfectly understand it. I would like to thank with advance the friends of mine, Eva included, who had the privilege to attend this recital and than wanted to inform me about some details that are fundamental in this post. Thank you all!!
◦ Happy and at ease, Carreras arrived on the stage of a crowded Zurich Opera House together with Lorenzo Bavaj, to receive his first huge ovation, well deserved. I have mentioned before the absolute beauty of the program, the typical recital repertoire that is less frequent lately, and that proposed at the very beginning Stradella's Pietà Signore, one of the pieces Josep Carreras set the standard, with those soft voice passages to emphasise his supplication to the Lord. Lu Cardillo and a couple of Bellini's songs followed, Dolente Immagine and Malinconia, ninfa gentile. The atmosphere was already warm when Carreras left his pianist alone to perform Rossini's Valse Lugubre with piano. After coming back, he offered a sequence of three songs by Francesco Paolo Tosti, Malìa, Segreto and L'Ultima Canzone, and vrought the first part to end with two more songs by Ruggero Leoncavallo, Chanson des yeux and Sérénade Napolitane.
◦ Before the concert to continue, Karl Friedrich Scheufele from Chopard handed over a cheque with the amount of 250.000 CHF as a donation to the German José Carreas Leukemia Foundation, thanking him, as a joke, for this farewell concert for Mr. Pereira, who was on the stage with them. Alexander Pereira and Mr. Scheufele associated Carreras and Bavaj to Spain and Italy who played the final match of the Football European Championship. Then Mr.Scheufele asked Carreras if he wanted to say something, but the tenor preferred to keep on with the concert "before Mr. Pereira wants to sing". With a lovely auto-irony, Pereira took part to this joke, and reply that Carreras knew perfectly how bad he could sing.
◦ The recital continued with the sencond part in which the tenor proposed several songs in spanish, such as Canción al árbol del olvido, La rosa y el sauce, Del Cabello más sutil and the wonderdul Íntima by Tata Nacho. Such spanish sequence have been interrupted by the second performance by Lorenzo Bavay who played Milonga del Ángel by Piazzolla, a composer he chose also for his last performance, Muerte del Ángel, and by the famous catalan song L'Oreneta. Afther this very song, Carreras proudly showed his little catalan flag from the pocket and some eastern fans replied with their, much bigger, catalan flag and he smiled. The program came back to Italy for the last songs of such wonderful recital that touched the heart of the audience sitting in the hall: 'E rrose e tu by Furio Rendine, a song he never sang before but that the audience appreciated so much that, after the concert, he had to promise that he would sing it again in the future; this three neapolitan song sequence was completed by Passione and Vurria.
◦ In front of such an irrepressible enthusiasm of the audience who answered to Carreras' great artistry with thunderous ovations, the tenor could not but offer four encores more: Core 'ngrato, even more intimate in the recital version, Anema e core, Dicitencello Vuje, and Un'Ombra from the Warsaw Concerto.
Now you can well understand what I said at the beginning of the post: such a program, performed by Josep Carreras and Lorenzo Bavaj, with such a chemistry between each other, in such a prestigious stage like the Opernhaus Zúrich, can't but guarantee an extraordinary success. Lucky those who attended it, soprano Isabel Rey included, and came out from the theatre still touched with emotions.
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