"Il Video della Settimana": Josep Carreras canta al Festival Castell de Peralada (13.08.1988)

Benvenuti per un nuovo Video della Settimana.

Per combattere il caldo che patisce chi come me abita in un paese mediterraneo, caldo che non trascura nemmeno le località di villeggiatura tra mare e montagna, oggi vi invito a ricordare un'evento estivo di gran prestigio, emotivamente ancora più speciale proprio per le circostanze: era l'estate del 1988 e Josep Carreras si preparava per una delle sue primissime riapparizioni in pubblico in seguito al suo ritorno a casa da vincitore dopo aver lottato contro la leucemia per quasi un anno; si tratta del suo recital per il rinomato Festival Castell de Peralada, uno di quelli che colora l'estate catalana con emozioni scaturite da musica e cultura. Era il 13 Agosto, e sono passati 24 anni da allora.



Al grande evento, precisamente la terza esibizione del tenore dopo la sua assenza dalle scene, avevano assistito circa 3.000 persone che comprendevano la Regina Sofia di Spagna, l'allora Principessa del Galles Lady Diana, Irene e Anna Maria di Grecia, oltre al Presidente della Generalitat de Catalunya Jordi Pujol e molte altre autorità locali. Lo spettacolo è stato trasmesso in mondovisione da più di 40 canali, compresa La2 della Televisión Española. Prima di Peralada e dopo il suo straordinario recital dell'Arc del Triomf, Carreras si era esibito pochi giorni prima anche all'Arena di Verona, quella "grande notte" che culminò con la sua Granada. I proventi di queste tre serate erano destinati all'appena nata Fundació Josep Carreras per la lotta contro la leucemia.

L'auditorium di Peralada era gremito, ed in fondo ad esso gli abbonati del quarto e quinto piano dei palchi del Gran Teatre del Liceu avevano posizionato uno striscione con un "NOI (scritto in 7 lingue) ♥ CARRERAS": un messaggio che però esprimeva lo stato d'animo di ognuna delle persone presenti che non poteva fare a meno di amare Josep Carreras, non vedendo in lui un divo del belcanto, ma un uomo che ha lottato ed un artista devoto alla sua professione che è rimasto sempre fedele a sé stesso, cosa che aveva dismostrato fin dal suo ingresso sul palco, quando senza parole di troppo, fuggendo dal sentimentalismo, ha iniziato a cantare. Così aveva fatto, aveva cantato come sapeva lui, nello stesso modo per cui il suo pubblico lo amava così profondamente.
Accompagnato nuovamente dall'allora suo pianista, Vincenzo Scalera, il tenore aveva scelto un repertorio di canzoni straordinarie, toccando grandi compositori da Francesco Paolo Tosti, Augustín Lara, o il catalano Frederic Mompou, fino a Giacomo Puccini, e spaziando tra quattro idiomi. 

Ammetto di aver tentato a scegliere un solo brano di rappresentanza, ma forse, avendone le possibilità, la cosa migliore per ricordare questo momento magico per il Festival Internazionale di Peralada è quella di proporvelo per intero: Malia, Non t'amo più, A Vucchella, L'Ultima Canzone, L'heure exquise, La Manoire de Rosamonde, Après un Rêve, Ouvre tes yeux bleus, El cant dels ocells, Damunt de tu, només les flors, Jo et presentia com la mar, Nunca Olvida, Los dos miedos, Del Cabello más sutil, Sole e Amore, Terra e Mare, Menti all'avviso, Core 'ngrato, T'estimo e Granada. Questi i brani di cui si è servito Josep per regalare un momento storico, uno di quelli che menziona Montserrat Caballé nell'intervista che gli aveva rivolto: nella seconda parte di un video (Min. 34)sul recital, infatti, si situa questa conversazione tra i due cantanti, durante la quale la Caballé rivolgeva domande a Carreras, commentando quel suo continuo essere protagonista di momenti storici, quali l'imminente apparizione alla Staatsoper di Vienna nel formato di recital, il primo nella storia dell'Opera viennese, o della performance di un anno più tardi al Festival di Salisburgo, con quel celeberrimo recital che tutti ricordiamo. Momenti storici di un artista che ha fatto la storia, e che come diceva la Caballé "ha fatto scuola", diventando per molti quello che per lui ha sempre rappresentato Giuseppe Di Stefano: un idolo, un modello, una fonte inestimabile di emozioni che hanno ispirato ed ispirano i giovani cantanti che aspirano a trasmetterle a loro volta. Carreras è modello per chi, affacciandosi al mondo del belcanto, intende  elevarsi sulla tecnica, pur servendosene inevitabilmente, ma facendo dimenticare di essa a chi ascolta, concentrandosi sulla parola e sui sentimenti che questa sprigiona. Lo vediamo anche in questo recital catalano, dove la grande professionalità e il rifuggire dal sentimentalismo non precludono sguardi e teneri sorrisi colmi di emozione e gratitudine. Godetevelo!!!

PART 1 - PART 2 - PART 3 - PART 4
PART 5 - PART 6 - PART 7 - PART 8

Mi auguro abbiate apprezzato la scelta di oggi. Vi aspetto domenica prossima per un nuovo video!! Buona settimana a tutti!!


Key facts: 
Welcome to another Video of the Week. 
◦ Just to fight against this heat involving all those who live, like me, in a mediterranean country, and not only, today I would like we to remember with you an extremely prestigious summer event of the past, even more special due to the circumstances: it was summer 1988 and Josep Carreras was ready for one of his very first public reappearances after fighting against leukaemia for over 11 months, and his comeback as a winner; it is precisely his recital that was part of the Castell de Peralada International Music Festival, one of those which provide catalan summer with the colours of music and culture. It was August 13th, about 24 years ago. It was precisely his third performance after his absence from the scene, and such great event was attended by 3.000 people including the Queen of Spain Sofia, Princess of Wales Diana, Irene and Anna Maria of Greece, a part from the President of the Catalan Government Jordi Pujol and other local important authorities. The show was broadcast all over the world by 40 TV channels, including La2 of Spanish Television. Before Peralada and after his very first recital in Barcelona, Carreras performed also at the Arena in Verona, that "great night" culminating with his wonderful rendition of Granada. The funds of all those performances were to support the recently-born Leukaemia Foundation he presides. 
◦ The Auditorium in Peralada was crowded, and the members of the 4th and 5th floor of the Gran Teatre del Liceu had set a bannern with the message "We (in 7 languages) ♥ Carreras": such content expressed what everyone felt, as they couldn't but love Josep Carreras recognising not a belcanto divo, but a man who had fought, an artist devoted to his profession, always faithful to himself; he demonstrated it as he arrived on the stage, when he started singing, saying no word, avoiding sentimentalism that one might expect because of the situation. He just sang as he had always done it, in the same way his fans loved him for so deeply. By the side of his pianist of that time, Vincenzo Scalera, the tenor chose a repertoire of great songs from prestigious composers such as Francesco Paolo Tosti, Augustín Lara, the catalan Frederic Mompou or Giacomo Puccini, singing in four languages. 
◦ I confess that I have tried to think of a specific song, a representative one for remembering such magic moment for the Castell de Peralada International Festival, but probably the best way is to propose the complete recital, as it is available on youtube: Malia, Non t'amo più, A Vucchella, L'Ultima Canzone, L'heure exquise, La Manoire de Rosamonde, Après un Rêve, Ouvre tes yeux bleus, El cant dels ocells, Damunt de tu, només les flors, Jo et presentia com la mar, Nunca Olvida, Los dos miedos, Del Cabello más sutil, Sole e Amore, Terra e Mare, Menti all'avviso, Core 'ngrato, T'estimo e Granada. Those were the songs Carreras used to offer an historical moment, one of those mentioned by Montserrat Caballé in the interview she did to her collegue: in fact, in the second part of this video (min. 34) concerning the recital we can listen to their conversation where she commented the fact the Josep Carreras was continuously the protagonist of so many historical moments, such as his upcoming recital in Vienna, the first one ever at the Wiener Staatsoper, and his contribution at the Salzburg Festival of the following year, that extraordinary recital we all remember. These are just some historical moments of an artist who has made, as Caballé claimed, both history and school, becoming what Giuseppe Di Stefano had represented to him for so many people: an idol, a model, an invaluable source of emotions that inspire young singers whose aspiration is to offer the same. Josep Carreras is a model to those who want to sing "above" the technique, of course using it correctly, but making people forget about it, focusing on the words and on the feelings they are supposed to communicate. And we can notice it in this catalan recital too, where his great professionality and his refusal of sentimentalism didn't preclude him tender looks and smiles full of emotions and gratitude. Enjoy it!!!

Hope you have appreciated my choice of today. See you next Sunday for a new video. Wish you all a nice week!!

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