"Il Video della Settimana": Josep Carreras as Werther in the duet of the first act (Vienna State Opera, 1986/ Studio recording 1980)
Benvenuti per un nuovo Video della Settimana.
Questa settimana, in attesa di qualche notizia in più sui concerti di Belfast e Dublino, ci concentreremo sulla celebrazione del trentacinquesimo anniversario del debutto di Josep Carreras nel ruolo di Werther, nell'omonima opera di Jules Massenet, avvenuto il 18 ottobre del 1978 presso l'Opera di San Francisco. La registrazione dal vivo che conosciamo risale al 3 Novembre, penultima recita di sei: 18, 21, 28, 31 Ottobre, e 3, 5 Novembre. L'opera era diretta dal Maestro Antonio de Almeida, e i ruoli di Charlotte e Sophie erano interpretati rispettivamente da Maria Ewig e Kathleen Battle.
In seguito, Carreras ha cantato il Werther in altre occasioni e grandi teatri quali l'Opernhaus Zürich nel 1979, il Regio di Torino nel 1980, il Covent Garden di Londra nel 1981 e la Staatsoper di Vienna nel 1986.
La registrazione in studio risale al 1980 ed è legata al nome altisonante di Sir Colin Davis, alla guida del Coro e Orchestra della Royal Opera House: gli altri interpreti erano il mezzosoprano Frederica von Stade, Isobel Buchanan, Thomas Allen, Robert Lloyd.
Come è noto, Werther è dramma lirico in quattro atti, con libretto in lingua francese, tratto dal romanzo epistolare "Die Leiden des junges Werthers", I dolori del giovane Werther di Goethe. Jules Massenet ne ha fatto un capolavoro musicale attorno un personaggio molto complesso, di incredibile spessore che, oltre ad esigere una voce adeguata, richiede un interprete completo in grado di incarnare ogni sfumatura del carattere.
Brillante poeta, giovane dotato di una sensibilità non comune, passionale e introspettivo, Werther è un idealista allo stato puro: la sua natura autodistruttiva emerge fin dalle prime parole che pronuncia in scena, si propone come suicida ancora da vivo, rimpiangendo l'innocenza dell'infanzia, sentendosi addirittura a suo agio nel dolore in cui si dilania per tutta la sua esistenza. Eterna vittima della propria indole, il giovane riceve il colpo di grazia dal suo amore impossibile per Charlotte, promessa ad un altro ma interiormente innamorata di lui, una ragazza che nonostante questo alimenta in lui false speranze che lo condannano all'angoscia, al consumarsi nel suo dissidio interiore tra onore e sentimento, fino al suicidio più volte annunciato nella vicenda.
Il frammento che vorrei prendere in esame oggi è il duo del primo atto tra Werther e Charlotte. Le prime parole del giovane poeta mettono in luce una concezione dell'amore completamente idealistica.
Carreras ha saputo conferire a Werther un'immagine, a mio modesto parere, ideale dal punto di vista interpretativo, pur non corrispondendo al tenore francese per cui questo ruolo una volta tendeva ad essere associato, nonostante la indubbia presenza di vari momenti drammatici nel corso dell'opera: maestro nel dare il giusto peso ad ogni nota, la giusta sfumatura semantica ad ogni parola, Carreras fa vivere il dramma interiore del suo personaggio con la massima intensità, rendendoci partecipi della sua sofferenza portandoci, in alcuni frangenti, alla commozione. Il suo Werther è pieno di fascino, tenero e straziante nella sua disperazione mai patetica. Seppur lirico per natura, non nasconde a tratti una certa tendenza al verismo, nei momenti in cui il dramma si fa più acuto, lasciando comunque inalterata l'eleganza che gli corrisponde.
Forse sono altri i nomi che hanno fatto di quest'opera il proprio cavallo di battaglia ma, ripeto, la sua versione risulta a mio modo di vedere ideale per sentimento ed intenzione, oltre ad essere dotato di quell'eleganza che è tratto caratteristico di questo ruolo straordinario. MERAVIGLIOSO!!! Godetevelo!!
Josep Carreras' debut as Werther in San Francisco. Photo: Scherl |
La registrazione in studio risale al 1980 ed è legata al nome altisonante di Sir Colin Davis, alla guida del Coro e Orchestra della Royal Opera House: gli altri interpreti erano il mezzosoprano Frederica von Stade, Isobel Buchanan, Thomas Allen, Robert Lloyd.
Come è noto, Werther è dramma lirico in quattro atti, con libretto in lingua francese, tratto dal romanzo epistolare "Die Leiden des junges Werthers", I dolori del giovane Werther di Goethe. Jules Massenet ne ha fatto un capolavoro musicale attorno un personaggio molto complesso, di incredibile spessore che, oltre ad esigere una voce adeguata, richiede un interprete completo in grado di incarnare ogni sfumatura del carattere.
Brillante poeta, giovane dotato di una sensibilità non comune, passionale e introspettivo, Werther è un idealista allo stato puro: la sua natura autodistruttiva emerge fin dalle prime parole che pronuncia in scena, si propone come suicida ancora da vivo, rimpiangendo l'innocenza dell'infanzia, sentendosi addirittura a suo agio nel dolore in cui si dilania per tutta la sua esistenza. Eterna vittima della propria indole, il giovane riceve il colpo di grazia dal suo amore impossibile per Charlotte, promessa ad un altro ma interiormente innamorata di lui, una ragazza che nonostante questo alimenta in lui false speranze che lo condannano all'angoscia, al consumarsi nel suo dissidio interiore tra onore e sentimento, fino al suicidio più volte annunciato nella vicenda.
Il frammento che vorrei prendere in esame oggi è il duo del primo atto tra Werther e Charlotte. Le prime parole del giovane poeta mettono in luce una concezione dell'amore completamente idealistica.
Carreras ha saputo conferire a Werther un'immagine, a mio modesto parere, ideale dal punto di vista interpretativo, pur non corrispondendo al tenore francese per cui questo ruolo una volta tendeva ad essere associato, nonostante la indubbia presenza di vari momenti drammatici nel corso dell'opera: maestro nel dare il giusto peso ad ogni nota, la giusta sfumatura semantica ad ogni parola, Carreras fa vivere il dramma interiore del suo personaggio con la massima intensità, rendendoci partecipi della sua sofferenza portandoci, in alcuni frangenti, alla commozione. Il suo Werther è pieno di fascino, tenero e straziante nella sua disperazione mai patetica. Seppur lirico per natura, non nasconde a tratti una certa tendenza al verismo, nei momenti in cui il dramma si fa più acuto, lasciando comunque inalterata l'eleganza che gli corrisponde.
A partire da "Il faut nous séparer", frase di avvio del duetto conclusivo del primo atto affidata a Charlotte, Werther le dichiara i propri sentimenti alla luce della propria indole romantica tendente al puro idealismo: "J'ignore s'il est jour, j'ignore s'il est nuit! mon être demeure indifférent à ce qui n'est pas toi", questa la frase che rivela la concezione amorosa del personaggio, e che il tenore risalta con l'affascinante fraseggio e la mezza voce.
L'unico video di questo frammento riguarda una recita presso la Staatsoper di Vienna del 1986 nella quale troviamo la grande Agnes Baltsa nei panni di Charlotte, al fianco di Josep. Sfortunatamente il video ritrae solo la prima parte, per tanto mi vedo costretta a far riferimento alla versione in studio con la von Stade per continuare fino al termine del primo atto.
Rêve! Extase! Bonheur!: speranzoso, Werther prosegue ritratto amoroso di Charlotte, reso da Carreras attraverso un crescendo di passione e sentimento di intensità tale che ti travolge senza rimedio. Tuttavia, il sogno si infrange non appena lei confessa di essere promessa in matrimonio ad un altro, come aveva giurato alla madre morente: una cosa che, al fianco di Werther, per un attimo aveva dimenticato. La notizia distrugge le speranze del giovane che, seppur di indole romantica non perde il senso della realtà, una realtà che lo travolge e di cui è vittima quanto della propria natura. Il suo idealismo è talmente puro che non presenta nessun margine di egoismo: tenendo fede al proprio senso morale, le intima di mantenere la propria promessa e di non preoccuparsi per lui che ne morirà. Sembra quasi ridicolo, ma in fondo è impressionante attestare quanto quasi sembri trovarsi a proprio agio nella sofferenza che lo pervade. Carreras, nel modo in cui pronuncia la frase "j'en mourrai, Charlotte", sfumata con l'adorabile mezza voce, non potrebbe rendere più tangibile la disperazione del suo personaggio, optando successivamente con una chiusura fortemente drammatica sulla frase "un autre son époux", un preludio dell'autodistruzione che lo porterà al suicidio, e che pone fine al primo atto.L'unico video di questo frammento riguarda una recita presso la Staatsoper di Vienna del 1986 nella quale troviamo la grande Agnes Baltsa nei panni di Charlotte, al fianco di Josep. Sfortunatamente il video ritrae solo la prima parte, per tanto mi vedo costretta a far riferimento alla versione in studio con la von Stade per continuare fino al termine del primo atto.
Josep Carreras and Frederica von Stade. Werther, cover album. |
Forse sono altri i nomi che hanno fatto di quest'opera il proprio cavallo di battaglia ma, ripeto, la sua versione risulta a mio modo di vedere ideale per sentimento ed intenzione, oltre ad essere dotato di quell'eleganza che è tratto caratteristico di questo ruolo straordinario. MERAVIGLIOSO!!! Godetevelo!!
Spero abbiate gradito la mia proposta di oggi. L'appuntamento è per domenica prossima con un nuovo video. Buona settimana a tutti!!
Key facts:
Welcome to a new Video of the Week.
This week, waiting for some more news about concerts in Belfast and Dublin, we will focus on the celebration of the thirty-fifth anniversary of Josep Carreras' role debut as Werther, in the same named opera by Jules Massenet, which took place on 18 October, 1978 at the San Francisco Opera. The live recording, as we know, dates back to 3 November, the penultimate of six performances: 18, 21, 28, 31 October, and 3, 5 November. The opera was conducted by Maestro Antonio de Almeida, and the roles of Charlotte and Sophie were respectively sung by Maria Ewig and Kathleen Battle.
Later, Carreras sang Werther on other occasions in major opera houses such as the Opernhaus Zürich in 1979, Teatro Regio in Turin in 1980, Covent Garden in London in 1981 and the Vienna State Opera in 1986. The studio recording dates back to 1980 and is associated to the high-sounding name of Sir Colin Davis conducting the Choir and Orchestra of the Royal Opera House, and the other interpreters were Frederica von Stade, Isobel Buchanan, Thomas Allen, Robert Lloyd.
As is well known, Werther is an opera in four acts, with a French libretto, based on the epistolary novel "Die Leiden des junges Werthers", The Sorrows of Young Werther by Goethe. Jules Massenet made a musical masterpiece around a very complex character of incredible psychological thickness that, in addition to an adequate voice, requires a complete interpreter able to embody every nuance of such character. Brilliant poet, an uncommonly sensitive young man, passionate and introspective, Werther is a pure idealist: his self-destructive nature emerges from the very first words he speaks on stage, he indirectly presents as a suicidal when he is still alive, still lamenting the innocence of childhood , feeling at ease in pain in which he tears apart throughout his existence. Eternal victim of his own nature, the young man received the coup de grace by his impossible love for Charlotte, promised to another man but inwardly in love with Werther, a girl who nurtures false hope that condemn him to anguish , to be consumed in his inner conflict between honor and feeling, to commit suicide several times announced in the opera.
The fragment I would like to consider today is the duet of the first act between Werther and Charlotte. The young poet's very first words highlight a completely idealistic conception of love. Carreras has been able to make a portrait of Werther , in my humble opinion, ideal from the point of view of interpretation, although he does not correspond exactly to the French tenor such role tended to be associated with, despite the undoubted presence of various dramatic moments throughout the opera: a real master in giving due value to each note, the right semantic nuance to every word, Carreras makes the inner drama of his character live with the greatest intensity, making us partakers of his suffering, in some circumstances, even bringing us to tears. His Werther is full of charm, tender and heartbreaking in his never pathetic desperation. Although lyric in nature, in the opera he does not hide a certain tendency to verismo style, as the drama becomes more acute, but leaving unchanged the elegance it requires.
From "Il faut nous séparer", the phrase which start the final duet assigned to Charlotte, Werther declares his love for her in the light of his romantic nature tending to pure idealism: " J'ignore s'il est jour, j'ignore s'il est nuit! mon être demeure indifférent à ce qui n'est pas toi", the phrase that reveals the conception of love of the character, and that the tenor stands out with his unique charming phrasing and his exquisite mezza voice. The only video available of this fragment refers to a performance at the Vienna State Opera in 1986, in which we have the great Agnes Baltsa in the role of Charlotte, alongside Josep. Unfortunately, the video shows only the very first part of the duet, for so I am obliged to refer to the studio version with von Stade to continue until the end of the first act. Rêve! Extase! Bonheur!: hopeful, Werther continues his loving portrait of Charlotte, conveyed by Carreras through a crescendo of such intense passion and feelings that overwhelms you without remedy. However, the dream is shattered as she confesses she is promised in marriage to another man, as she had sworn to her dying mother: something that, alongside Werther , for a moment she had forgotten. The news destroys the hopes of the young man who, albeit romantic in nature, does not lose the sense of reality, a reality that devastates him, and which he is victim of , as much as of his own nature: his idealism is so pure that include no selfishness, he is faithful to his own moral sense, and suggests her to keep her promise and not to worry about him who will die. It seems almost ridiculous, but basically it's incredible to realize how he almost seems to be comfortable in the suffering pervading him. Carreras, in the way he says the phrase "j'en mourrai, Charlotte", blended with his lovely mezza voce, could not make more tangible the desperation of his character, then preferring a violently dramatic closing on the phrase "un autre son époux" , a prelude of his self-destruction that will lead him to suicide, and that ends the first act as well.
From "Il faut nous séparer", the phrase which start the final duet assigned to Charlotte, Werther declares his love for her in the light of his romantic nature tending to pure idealism: " J'ignore s'il est jour, j'ignore s'il est nuit! mon être demeure indifférent à ce qui n'est pas toi", the phrase that reveals the conception of love of the character, and that the tenor stands out with his unique charming phrasing and his exquisite mezza voice. The only video available of this fragment refers to a performance at the Vienna State Opera in 1986, in which we have the great Agnes Baltsa in the role of Charlotte, alongside Josep. Unfortunately, the video shows only the very first part of the duet, for so I am obliged to refer to the studio version with von Stade to continue until the end of the first act. Rêve! Extase! Bonheur!: hopeful, Werther continues his loving portrait of Charlotte, conveyed by Carreras through a crescendo of such intense passion and feelings that overwhelms you without remedy. However, the dream is shattered as she confesses she is promised in marriage to another man, as she had sworn to her dying mother: something that, alongside Werther , for a moment she had forgotten. The news destroys the hopes of the young man who, albeit romantic in nature, does not lose the sense of reality, a reality that devastates him, and which he is victim of , as much as of his own nature: his idealism is so pure that include no selfishness, he is faithful to his own moral sense, and suggests her to keep her promise and not to worry about him who will die. It seems almost ridiculous, but basically it's incredible to realize how he almost seems to be comfortable in the suffering pervading him. Carreras, in the way he says the phrase "j'en mourrai, Charlotte", blended with his lovely mezza voce, could not make more tangible the desperation of his character, then preferring a violently dramatic closing on the phrase "un autre son époux" , a prelude of his self-destruction that will lead him to suicide, and that ends the first act as well.
Perhaps there are other tenor names that have made this their cavallo di battaglia, but I repeat once again that, according to me, his rendition is ideal for feelings and intention, as well as being provided with the required elegance that is prime feature of this extraordinary role. Simply wonderful!! Enjoy it!!
I hope you have appreciated my proposal of today. See you next Sunday with a new video. Have a nice week!!
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