Josep Carreras hizo vibrar al público de Buenos Aires con su concierto en Ciudad del Rock

Domenica pomeriggio si è tenuto il secondo concerto gratuito che Josep Carreras ha offerto in Argentina: nonostante il maltempo, per il quale è stato posticipato di qualche ora, quasi 7.000 persone hanno celebrato il ritorno del tenore nella capitale, in occasione della sua esibizione insieme al soprano Verónica Cangemi e al charanguista Jaime Torres presso la nuova Ciudad del Rock nel quartiere di Villa Soldati a Buenos Aires, spazio inaugurato la sera precedente con il reggae.

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VIDEO - FULL CONCERT

Come si era già accennato durante la conferenza stampa del venerdì, il repertorio sarebbe stato piuttosto vario, coniugando Verdi e Bizet, a generi popolari spagnoli e latino americani, in particolare argentini: in questo contesto, la Misa Criolla di Ariel Ramírez si sarebbe inserita nella seconda parte del concerto. 

Verónica Cangemi and Josep Carreras. Press conference in Buenos Aires.

Un altro grande protagonista del pomeriggio è stato il sole che, dopo una mattinata di pioggia, ha accompagnato l'evento straordinario: Carreras ha ringraziato tutti i presenti per la presenza nonostante il cambio di orario.
Come di consueto, l'apertura è stata affidata all'Orchestra Sinfonica che, guidata da Carlos Vieu, si è esibita in una allegra e vibrante Farandole de L'Arlésienne Suite di Georges Bizet, mentre Josep Carreras, ricevuto con una calorosissima ovazione in piedi, ha dato inizio alla sequenza di canzoni popolari spagnole come la Canción del gitano, tratta dalla zarzuela La Linda Tapada di Francisco Alonso, En Aranjuez con tu amor, tratta dal Concerto di Aranjuez di Joaquín Rodrigo, o la sua Rosó (Pel teu amor) del catalano Josep Ribas.
Verónica Cangemi, dopo aver proposto singolarmente qualche brano come Estrellita, ha raggiunto il prestigioso collega per due straordinari duetti quali Ave Maria di Mascagni e l'applauditissimo Dúo y Jota de la Africana che ha dato prova di una notevole interpretazione.

La seconda parte ha preso avvio con un momento tutto orchestrale, che a Corrientes era stato affidato al coro, ovvero il Va' Pensiero, per un immancabile omaggio a Giuseppe Verdi. In questa occasione, il coro sarebbe diventato co-protagonista della sezione successiva, quella dedicata alla Misa Criolla di Ariel Ramírez: un altro momento di emotiva partecipazione per il pubblico è stato marcato dall'ingresso del musicista Jaime Torres, con il suo charango, al fianco di Josep Carreras e di Verónica Cangemi: al termine delle cinque parti, Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei, di una composizione cui Carreras è particolarmente affezionato, che coniuga il folklore locale alla tradizione liturgica musicale, si è concluso il programma ufficiale del concerto con scrosci di applausi da parte di un pubblico tipicamente Argentino, ovvero affettuoso, entusiasta e profondamente grato all'artista.

La grande ovazione è stata seguita da 6 encores, tra cui il duetto con il soprano in Solamente una vez di Augustín Lara e un emozionante tributo a Carlos Gardel con El día que me quieras da parte di Carreras. Verónica Cangemi ha successivamente interpretato l'aria del Gianni Schicchi, O mio babbino caro, per poi riunirsi con il tenore in un altro duetto con il brano Non ti scordar di me, preceduta da una travolgente Core 'ngrato, intensa come solo Josep Carreras sa fare. La contagiosa euforia del pubblico ha reso necessario un ultimo bis, per il quale il tenore ha scelto la napoletana Vierno.


Nella conferenza stampa, Carreras aveva affermato che la missione dell'artista è quella di trasmettere emozioni, ed è ciò che si ripromette di fare in ogni occasione: a giudicare dal calore con cui è stato ricevuto ancora una volta, dev'esserci riuscito ad ogni visita a Buenos Aires a partire dal suo debutto al Teatro Colón con La Traviata nel 1973. Un'emozione che dura da quarant'anni.

BRAVO JOSEP!!


Key facts:

On Sunday afternoon was held the second free concert Josep Carreras offered in Argentina: despite the bad weather , for which it had to be postponed for a few hours, nearly 7,000 people celebrated the tenor's comeback to the capital, on occasion of his performance with soprano Verónica Cangemi and charanguista Jaime Torres at the recently opened Ciudad del Rock in Villa Soldati district.
As already mentioned during the press conference on Friday, the repertoire was quite varied, combining Verdi and Bizet with Spanish and Latin Americans popular music, particularly Argentinian: in this context, the Misa Criolla by Ariel Ramírez was to be inserted in the second part of the concert. 
Another special guest of the afternoon was the sun after a rainy morning, which came out to stay during the extraordinary event: Carreras thanked the audience for attending despite the time change.
As usual , the opening was assigned to the Symphony Orchestra conducted by Carlos Vieu, which performed cheerful and vibrant Farandole of L'Arlésienne Suite by Georges Bizet, while Josep Carreras, welcomed with a very warm standing ovation, started the sequence of Spanish folk songs such as Canción del gitano, taken from zarzuela La Linda Tapada by Francisco Alonso, En Aranjuez con tu amor, from Concierto de Aranjuez by Joaquín Rodrigo, or his Rosó (Pel teu amor) of the Catalan  composer Josep Ribas .
Verónica Cangemi, after interpreting some solo songs such as Estrellita, joined her prestigious colleague for two extraordinary duets such as Ave Maria by Mascagni and the acclaimed Dúo y Jota de la Africana, which turned out to be a remarkable performance.
The second part began with the orchestra, which in Corrientes had been asisgned to the choir, Va' Pensiero, for an inevitable tribute to Giuseppe Verdi. On this occasion, the choir would become co-protagonist in the next section dedicated to Misa Criolla by Ariel Ramírez: another moment of emotional involvement for the public was when musician Jaime Torres, with his charango, joined the stage next to Josep Carreras and Verónica Cangemi:  with the five parts, Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus and Agnus Dei, of a composition which Carreras is particularly fond of, combining local folklore music to the liturgical musical tradition, the official program of the concert was completed, and was followed by a long and generous standing ovation from an audience typically Argentinian, that is affectionate, enthusiastic and deeply grateful to the artist.
Moreover, 6 encores including the duet with the soprano Solamente una vez by Agustín Lara, and an emotional tribute to Carlos Gardel with El día que me quieras performed by Carreras. Verónica Cangemi sang then Gianni Schicchi's aria, O mio babbino caro, and then joined the tenor once again in another duet with Non ti scordar di me, preceded by an overwhelming rendition of Core ' ngrato, just as intense as Josep Carreras is used. The contagious euphoria of the audience requested one more song, a final encore, so our tenor chose the Neapolitan Vierno.
During the press conference, Carreras had stated that the mission of the artist is to convey emotions, and that is what he has been trying to do each time he has performed. Considering the warmth with which he has been received once again, he must have succeded in it within each visit to Buenos Aires since his debut with La Traviata at the Teatro Colón in 1973. An emotion that has been lasting for over forty years .

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