"Il Video della Settimana": Josep Carreras and Montserrat Caballé sing the 4th act duet of Adriana Lecouvreur (Tokyo, 1976)

Benvenuti a un nuovo Video della Settimana.

Il 7 Novembre ricorreva il quarantunesimo anniversario del debutto di Josep Carreras nel ruolo di Maurizio nell'opera Adriana Lecouvreur presso il Gran Teatre del Liceu: era l'opera inaugurale della stagione 1972/73, e il debutto riguardava anche Montserrat Caballé, che desiderava cantare la sua prima Adriana nella sua casa operistica.


Adriana Lecouvreur è un'opera in quattro atti di Francesco Cilea, su libretto di Arturo Collauti, di natura metateatrale e ispirata a un dramma omonimo di Eugène Scribe e Ernest Legouvé sulla celebre attrice della Comédie Française. Morta precocemente, correvano voci che la responsabile fosse la Principessa di Bouillon, anch'essa innamorata del Conte di Sassonia. Tali interpretazioni hanno dato vita alla vicenda operistica musicata da Cilea, che vede come protagonista la figura storica del teatro, rivale della grande attrice Mile Duclos in ambito professionale, la quale era amante del Principe di Buillon, a sua volta tradito dalla moglie che era innamorata di Maurizio, Conte di Sassonia, e quindi rivale in amore di Adriana la quale però ignorava l'identità nobile dell'amato che la ricambia teneramente. La vicenda però si complica ulteriormente, e porterà Adriana a prendere coscienza che la donna che aveva tratto in salvo al buio nella villa era la sua rivale, la Principessa di Bouillon: umiliata da Adriana attraverso una sgradevole allusione diretta durante la recita di un monologo da lei stessa richiesta, si vendicherà dell'attrice facendole recapitare lo stesso mazzo di viole che Adriana aveva donato a Maurizio in segno d'amore, ormai secco ed impregnato di un veleno che le provocherà la morte. Adriana morirà tra le braccia dell'amato, delirante e convinta di trovarsi nel mezzo di una recita a teatro, nei panni di Melpomene, musa della tragedia nella mitologia greca.

Quest'opera del verismo presenta una notevole tensione drammatica, in particolare negli ultimi due atti, ed una magnifica fattura melodica, con continue trame musicali in perfetta interazione che offrono brillanti momenti per i cantanti.
A mio giudizio, Montserrat Caballé e Josep Carreras costituiscono due modelli esemplari per i rispettivi ruoli di Adriana e Maurizio, interpretati nella prima assoluta dell'opera da Angelica Pandolfini ed Enrico Caruso.
È una coincidenza affascinante il fatto che fosse il debutto per entrambi dell'opera di Cilea e che avvenisse nel tempio operistico di casa, il Liceu; le recite che hanno fatto seguito alla prima del 7 novembre del 1972 non sarebbero state le sole che avrebbero cantato insieme: nel settembre 1976 hanno cantato la stessa opera a Tokyo ottenendo un successo clamoroso, entrando nella storia per diversi motivi. Il DVD in commercio riproduce la registrazione di una di quelle recite: il cast prevedeva la Caballé, un giovanissimo ma già straordinario Carreras, la grande Fiorenza Cossotto nei panni della Principessa e la direzione di Gianfranco Masini.
Il grande tenore Jonas Kaufmann ha raccontato che questa stessa registrazione ha influito pesantemente sulla sua decisione di voler diventare un cantante d'opera.

Come dicevo, una coppia per me ideale perché l'Adriana è un'opera che richiede una buona linea vocale ma anche doti di grandi attori.
Inguaribilmente innamorata de La dolcissima effigie, l'aria del tenore nel primo atto e della resa assolutamente straordinaria e - permettetemi - ineguagliabile di Josep, con quel crescendo di intensità che sembra entrarmi nelle viscere e quei ripetuti "Bella tu sei" che il nostro tenore sapeva dire come nessun'altro, sono consapevole di avervi già parlato di questo frammento e quindi ne scelgo un altro che risalta le medesime qualità.
Siamo nel quarto atto, con il duo che precede la morte di Adriana. Maurizio giunge appena dopo che l'attrice aveva gettato nel fuoco le viole che aveva ricevuto dalla Principessa di Bouillon in segno di vendetta, impregnate di quel veleno che la ucciderà: inizialmente l'attrice era convinta che venissero da parte di Maurizio, come simbolo della fine della loro storia, ma in realtà questi si presenta a lei subito dopo, ansioso e palpitante d'amore. Inizialmente respinto da Adriana, il Conte le chiede perdono e si offre come suo sposo.
Montserrat Caballé and Josep Carreras singing Adriana Lecouvreur, act 4.
Tokyo, 1976.

A questo punto Cilea mette a disposizione un motivo musicale splendido, identico per entrambi i personaggi, un vero e proprio regalo per i due interpreti: su queste note, Adriana con la famosa frase "No, la mia fronte che pensier non muta" rivela la propria inadeguatezza al trono regale di Maurizio, poiché la sua corona è "sol d'erbe intessuta", quindi la sua nobiltà ha ragion d'essere solo sul palco in qualità d'attrice. Qui la Caballé è semplicemente straordinaria mostrando come la tecnica impeccabile venga messa a servizio di una magnifica interpretazione, soave e tristemente intimista.
Le stesse note affidate a Carreras mostrano invece l'entusiasmo amoroso del suo personaggio: "No, più nobile sei delle regine" si afferma quale frase di maggiore ispirazione di tutta l'opera, ma anche i versi successivi sfoggiano un crescendo di intensità che trovano massima esaltazione nell'incredibile bellezza del timbro e del fraseggio.
Un tenore lirico delle sue caratteristiche era l'ideale per questa parte: soffermatevi su "la mia gloria se'n va tra le ruine, mite al mondo e soave è il tuo poter", su come ha il potere di innamorare con soli due versi, sempre più intenso, di una dolcezza travolgente. Per la mia sensibilità raggiunge l'ideale, rivolgendo la massima cura ad ogni minimo dettaglio rendendolo sublime.
A questo punto le due voci si ricongiungono come i loro personaggi, che in un ardente momento fugace di felicità affermano che il loro amore sfida la sorte, che Carreras inavvertitamente pronuncia "morte" anticipando termine che appare nel verso successivo, svista che provoca un rapido scambio di sorrisi tra i due, indissolubili nella complicità che fa di loro uno dei binomi più acclamati della storia dell'opera.
Il finale è da brivido, culmine dell'intensità che da quel Si bemolle al massimo della potenza sfuma progressivamente fino al toccante ed intimo pianissimo. La melodia viene ripetuta una terza volta dalla sola orchestra, per una sequenza di immagini in cui un silenzio fatto di sguardi rende ancora una volta Montserrat e Josep centrali nella scena. Tutto questo è assolutamente antologico, godetevelo!!

Spero abbiate gradito la mia proposta di oggi. L'appuntamento è per domenica prossima con un nuovo video. Buona settimana a tutti!!

Key facts:

Welcome to a new Video of the Week .

On 7 November, we celebrated the forty-first anniversary of Josep Carreras' debut as Maurizio in the opera Adriana Lecouvreur at the Gran Teatre del Liceu: it was the opening of the 1972/73 season: the debut concerned Montserrat Caballé too, who wanted to sing his first Adriana at  home, at the Liceu .
Adriana Lecouvreur is an opera in four acts by Francesco Cilea, with libretto by Arturo Collauti, meta-theatrical in nature and inspired by a same named play by Eugène Scribe and Ernest Legouvé on the famous actress of the Comédie Française. As she died early, there were rumors that the responsible of her death was the Princess of Bouillon , which was in love with the Count of Saxony as well. Such readings gave rise to the operatic music plot by Cilea, whose main character is the historical figure of the french theater, professional rival of the great actress Mile Duclos, who had an affair with the Prince of Buillon, in turn betrayed by his wife who was in love with Maurizio, Count of Saxony, and then rival in love of Adriana which, however, was unaware of the noble  identity of her beloved man who tenderly loved her back. However, the story is further complicated, and will lead Adriana to realize that the woman she had rescued in tha the dark of the house was her rival in love, the Princess of Bouillon: humiliated by Adriana through a direct, unpleasant allusion performing a monologue the she had requested herself, the Princess will avenge the actress making her deliver the same bunch of violets Adriana had given to Mauritius as a sign of love, but now poisoned that will lead her to death. Adriana will die in the arms of her beloved man, delirious and convinced of being in the middle of a play onstage, in the role of Melpomene, muse of tragedy in Greek mythology.
This opera belongs to verismo, and presents a remarkable dramatic tension, especially in the last two acts, and a magnificent melodic plot, with continuous musical textures perfectly interacted that offer brilliant moments to singers.
In my opinion, Montserrat Caballé and Josep Carreras are two exemplary models for their respective roles of Adriana and Maurizio, interpreted in the very first premiere of the opera by Angelica Pandolfini and Enrico Caruso.
It's a fascinating coincidence that it was the debut for both in Cilea's opera, and that it happened in their operatic temple, the Liceu: by the way the performances that followed the premiere of 7 November 1972 would not have been the only ones starring them together, as they sang it later in Tokyo in 1976 achieving a resounding success, making history for several reasons. The commercial DVD is the recording of one of those performances: the cast included Caballé, a young but already extraordinary Carreras, the great mezzo Fiorenza Cossotto in the role of Princess, and  Gianfranco Masini conducting. The great tenor Jonas Kaufmann told that this same recording heavily influenced his decision to become an opera singer.
As I said, a couple perfect interpreters for me, because Adriana requires a good vocal line but great actors as well.
Hopelessly in love with La Dolcissima Effigie, the tenor aria of the first act, and surrendered to Josep's extraordinary and - please, allow me - unequaled rendition, with such growing in intensity I feel also in my innards, and those repeated "Bella tu sei" that our tenor could say as noone else, I am aware I 've already talked about this piece, so I am going to choose another one that show the same features.
We are in fourth act, with the duo preceding Adriana's death. Maurizio arrives just after the actress had smelled and thrown at fire the poisoned violets she had received from the Princess of Bouillon as a curel revenge: at the beginning, the actress was convinced it was Maurizio who send them back as to declare the end of their affair, but actually he comes to her soon after, anxious and shaking with love. Initially rejected by Adrian , the Count asks her forgiveness and offers himself as her husband.
At this point Cilea provides a wonderful musical motif, identically repeated by both characters, a real gift for the two interpreters: on these notes, Adriana with the famous phrase "No, la mia fronte che pensier non muta (No, my forehead that does not change its mind)" reveals her inadequacy for the Maurizio's royal throne, as her crown is "sol d'erbe intessuta (only made of grass)" , so she can be noble only on stage as an actress . Here Caballé is simply extraordinary, showing how her impeccable technique serves a magnificent interpretation , sweet and sadly intimate. The same notes assigned to Carreras show, however, the loving flame of his character: "No, più nobile sei delle regine (No, you are more noble than queens)" stands out as  one of the sentences of greatest inspiration of the whole work, but also the following verses provide a crescendo of intensity that find their highest exaltation in the incredible beauty of timbre and phrasing. A lyric tenor like him is ideal for this part: please, note "la mia gloria se'n va tra le ruine, mite al mondo e soave è il tuo poter (my glory  goes away through the ruins , your power is mild and soft to the world)", how he definitely makes you fall in love with just two verses, more and more intense, with overwhelming sweetness. To my feeling he is perfect, taking care of every detail, making each one really sublime.
At this point, the two voices join again as their characters do, who in a fiery, fleeting moment of happiness claim that their love defies fate (sorte), which Carreras accidentally pronounces as "morte" (death), advancing the word of the following verse, something that makes them quickly smile to each other: they are inseparable in their complicity that makes them one of the most acclaimed pairs in the history of opera. The finale is so thrilling, the climax of intensity with a B flat in full voice gradually fading in a touching and intimate pianissimo. The melody is repeated a third time by the sole orchestra, for a sequence of images in which a silence of glances again makes Josep and Montserrat central in the scene. All this is absolutely anthological , enjoy it!!

I hope you have appreciated my proposal of today. See you next Sunday with a new video. Have a nice week!!

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