"What is important is Your Soul, not your Brain when you sing" - Happy 2009 to everyone
Il mondo dell’Opera, per quante volte sia stato etichettato come “elitario” colleziona moltissimi affezionati tra esperti, critici, o semplici amatori. Categorie diverse attirate dallo stesso mondo… ad alcuni potrebbe sembrare strano. È probabile che il mondo sia comune, ma diverse sono forse le cose cui si presta attenzione, quelle che trascinano gli uni e gli altri. Saranno l’erudizione e l’esperienza, alcune delle caratteristiche che contraddistinguono i critici e che permettono loro di svolgere questa professione. Ma mi chiedo se sia giusto connotare i “puristi” come estimatori prevalentemente dell’aspetto tecnico, della perfezione musicale, del prestigio della nota alta, o di quella grave. Ricordo di aver letto un aneddoto riguardante l’opera verdiana “Il Trovatore”, che raccontava che molti presenziavano alla recita solamente per la stretta in “Di Quella Pira”, stretta che non sempre c’era e che a questo punto la soluzione sarebbe stata annunciare la presenza o meno di questa nelle locandine.
Forse anche loro prima arrivare a definirsi “puristi”, prima di aver affrontato studi approfonditi, avranno avviato il cammino della conoscenza di questo mondo come semplici ascoltatori, avranno cominciato con il semplice “Mi piace/non mi piace”, così, a pelle, senza strumenti di analisi.
E ancora mi chiedo… cosa spinge loro a voler diventare “intenditori”, a inoltrarsi nell’analisi di questo mondo? Si tratta sempre di aspetti di carattere oggettivo, di una percezione della musica quale scienza esatta? E ancora di più, oltre all’intuizione e al talento donati da Dio, che cosa spinge qualcuno a desiderare di voler diventare un cantante d’opera? Che cosa ne pensa un cantante d’opera del binomio “tecnica/interpretazione”? Troppe domande, vero? Ma è impossibile trovare UNA risposta, perché questo mondo e le sue attrattive non sono una scienza esatta.
Io non so tutte le risposte, ci sono diversi approcci e filosofie. Io ho un’idea piuttosto precisa di una di queste, di una che condivido e che mi ha conquistato. Erano le parole che inconsciamente desideravo sentirmi dire, è il modo di usare la voce che voglio da un cantante, è Josep Carreras.
Quando ancora stavo raccogliendo informazioni su di lui per un articolo, le sue parole, quelle parole si sono insinuate come indelebili nel mio cuore: “What is important is your soul, not your brain when you sing”.
Sono le parole d’apertura di una delle migliori interviste che io abbia mai ascoltato o letto, e intendo proporvela. Fate bene attenzione a quello che dice.
Tutto prende vita dal cuore, la musica nasce lì, e viene elaborata dalla mente ed espressa con lo strumento della voce. Il canto è comunicazione e l’obiettivo è comunicare esattamente le stesse emozioni che alcuni delle grandi voci del passato, come quella del grande Giuseppe Di Stefano o di Mario Lanza, sono riusciti a infondere a lui, e a moltissimi altri.
Cantare è quasi fare l’amore con le parole, è infondere insieme alla musica un significato, e guarnirlo con veri sentimenti. La musica è sentimento, ma anche rigore, disciplina, in quanto è fondamentale rispettare il genio dei compositori. Con questo la perfezione tecnica risulta imperfetta se presa singolarmente.
Ecco l’estratto di un’altra intervista che chiarifica la questione in modo esauriente.
What does music mean to you?
--It's first and foremost my profession, which is in itself important to me. But above all it is the only channel through which I can express some of my deeper emotions. Although I'm someone who tends to keep himself to himself, when I sing I discover private feelings within me which I try to communicate to the audience.
Singing is all about communicating.
That's why technique is important. The better your technique, the more likely you are to be able to communicate. But that's not enough. A singer must also be able, through technique, to inject life and substance into music, to give it a soul. Technique and a fine voice can never suffice on their own.
That's why I think the "perfection" of a recording, obtained after a lot of technical tinkering, can never surpass a live performance, for all its inevitable
imperfections. As I've often said, when you're a tenor you must start singing in the heart, move up to the head, then let it out through the voice. Your heart, which wants to express a number of emotions, is the point of departure. But it wouldn't serve much purpose unless your head took charge and warned you not to overdo it or, on the contrary, to let rip a bit more. It is by that subtly circuitous route that the voice, working hand in hand with technique, can genuinely express the emotions of the heart while at the same time obeying the instructions of the mind.
Josep nella sua voce nasconde questi principi, ed è anche per questo che con il cuore ho scelto lui.
...che non hanno mai perso occasione di incoraggiarmi ed assistermi in questa attività con la più grande disponibilità.
Enhorabuena por tus 50 posts!.
ReplyDeleteMuchas gracias Luvi! Mis mejores deseos y que se cumplan todos tus sueños en el 2009! Feliz Año Nuevo!
Auguri per un'altro fantastico anno a tutti. Anch'io ho scelto Josep per quel che mi ha dato la sua voce una ricchezza di emozioni immensa, Quel mi ha dato e quel che mi dà e mi darà...spero a lungo. AUGURI anche a lui.
ReplyDeleteComplimenti per i tuoi 50 post!! Quest'ultimo è veramente interessante. Diciamo che Josep è un tenore con anima e lui aggiunge che la voce ha bisogno del cuore per tasmettere tutta l'emozione della musica. Bravo! Sono assolutamente d'acordo.
ReplyDeleteBuon anno per tutti!! baci, Luvi.Continua cosí!!!
I MIGLIORI AUGURI LUVI, per te, per Josep e per tutti i visitatori abituali al tuo blog.
ReplyDeleteGrazie mille a tutti! E tanti auguri di buon anno!
ReplyDeleteHe puesto los youtubes de la entrevista de que he hablado... es qué aunque este post ya lo tenìa preparado, hice esta entrada de prisa, en casa de mi amiga Elena, con su ordenador y mi USB, ayudandola a preparar la comida y me he olvidado ponerlos ayer.
Pido perdon...
Auguri!
Thank you very much Luvi ! I wish you "Frohes neues Jahr" too =)
ReplyDeleteUn beso muy grande, 50 post no es nada fácil, en tan poco tiempo !
ReplyDeleteHas cerrado el 2008 con un texto muy bonito. Un homenaje muy bonito a nuestro Tenor. Quisiera decirte como me alegro de todo cuanto haces aquí. Y que pueda tu blog seguir siempre como un espacio lleno de interés en la divulgación de las actividades de Josep Carreras.
ReplyDeletePara todos y también para ti, Feliz 2009!
Gracias a vosotros que partecipais a la vida de este espacio, y que siempre me animàis.
ReplyDeleteUn bacio a tutti!
Happy New Year...and thank you for all your hard work on this wonderful blog dedicated to my favorite singer. I cannot always understand the English translations very well, but I do agree with you that Carreras does sing with his heart and soul, that is why I like him so much!
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