"Comenta'ns el teu record": il ricordo di Maria Luisa
“Grazie Signore di avercelo lasciato!”
Il Ricordo di Maria Luisa Olati
Ecco il ricordo di Maria Luisa, italiana e mia compaesana, oltre che fan di vecchia data: la voce di Carreras la conquistò in occasione del suo debutto scaligero. Ma lascio a lei l'onore del racconto... grazie Maria Luisa!!
Tante, le emozioni di quei giorni così terribili e poi così belli per chi , come me, la sera fredda del 18 febbraio 1975 si è scaldata il cuore alla Scala ascoltando per la prima volta “quel suo Riccardo” che ha dato una svolta alla mia carriera di melomane dall’adolescenza. Da quella sera Josep Carreras è “il mio tenore” e dopo tanti anni mi emoziono ancora sentendo la sua voce.
Comunque, in quell’epoca superare una malattia così tremenda non era cosa comune, per cui la gioia grande di saperlo “guarito” era in po’ mitigata dalla domanda “Sarà vero? Ha davvero vinto?” E poi… “Grazie Signore di avercelo lasciato!”.
ENGLISH
Lots of emotions in such terrible days, and then such wonderful to those whose heart, like mine, was warmed by listening to "his Riccardo" for the first time, the nigt of 18th February 1975, at the Teatro Alla Scala: it made my career as an opera lover since teenage begin.
Since then, Josep Carreras is "my tenor" and after so many years listening to his voice still moves me.
Anyway, overcome such a terrible illness wasn't usual at all, at that time. So the great joy for the news that he was cured was mixed to the doubtful questions "Is it true? Has he won his battle?", and then "Thanks Goodness for letting him to us!".
CASTELLANO
Muchas, las emociones de esos días tan terribles, y más tarde tan bonitos para los que, como yo, esa fría noche del 18 de Febrero 1975 se calentó el corazón en La Scala escuchando por primera vez "ese Riccardo suyo" que hizo empezar mi carrera de "Melomane" desde adolescencia. Desde esa noche Josep Carreras es "mi tenor" y después de tantos años todavía me emociono escuchando su voz.
De todas formas, en esa época, superar una enfermedad tan dura no era nada común, por eso la gran alegría por saberlo "curado" se mezclaba con la pregunta "Pero es verdad? De verdad ha ganado la batalla?" Y luego "Gracias Señor por habernoslo dejado!"
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