Presentació de "A Viva Voz/De Viva Veu" amb una roda de premsa al Liceu


Oggi Josep Carreras e Màrius Carol hanno presentato il libro di memorie scritto a quattro mani con una conferenza stampa presso il Saló dels Miralls del Gran Teatro del Liceu, la più azzeccata delle location, quella che ha visto la nascita di quel talento che Josep Carreras custodiva dentro di sé fin dalla tenera età. 
Questo libro è il risultato di più di due anni di incontri tra Carreras Carol, inizialmente solo conoscenti, ma che hanno sviluppato una relazione approfonditasi e culminata con la realizzazione di questo progetto: Carrerasha affermato che, alla soglia dei 65 anni, e a quasi 25 anni dalla sua diagnosi di leucemia (1987), si è deciso a volgere uno sguardo alla propria vita attraverso il retrovisore, e condividere alcuni tra i ricordi più salienti di entrambe le sfere, professionale e personale. Il tenuto ha però ritenuto opportuno compiere un passo del genere, solo se affiancato da qualcuno come il giornalista e scrittore Màrius Carol, per l'affinità che li lega sotto vari aspetti, tra cui città natale, passione calcistica per il Barça, l'appartenenza alla stessa generazione, e il segno zodiacale... il Sagittario. 

Gli articoli su questa conferenza stampa si sono accumulati in poche ore:

abc.es (video)





Carreras si è messo a nudo, lasciando che la sua personalità traspaia dalle righe condivise con Màrius Carol, che ha contribuito affinché il tenore si lasciasse conoscere un po' di più dalla gente, attraverso aneddoti che rimandano a momenti determinanti, come il suo debutto al Teatro Alla Scala di Milano, al suo rapporto con Giuseppe Di Stefano, suo idolo da sempre... dalle gioie, come la sua infanzia a Sants, o non da ultimo il suo ruolo nella cerimonia d'inaugurazione dei Giochi Olimpici del 1992 a Barcelona, ai momenti più dolorosi, come le sessioni di chemioterapia affrontate cantando a bocca chiusa le arie d'opera per far fronte al tempo. Ma non voglio svelarvi tutti i contenuti, meglio che li leggiate di persona. Ad ogni modo Josep Carreras è felice per il fatto che la gente abbia modo di conoscerlo un po' di più, di capire il tipo di personalità che lo definisce, attraverso le pagine di questo libro in cui affronta tematiche a lui molto care, come il suo paese, e il sentimento che vi deriva e che inevitabilmente sfocia nella passione per il Barça, un sentimento che da più di vent'anni porta con sé sul palco, custodendo nel taschino della giacca una piccola senyera, la bandiera catalana. Il libro si sta avviando già alla seconda edizione. Plaza y Janés ha editato la versione in castigliano, "A viva voz", mentre Rosa dels vents quella in catalano, "De viva veu". Se può servirvi come informazione, vi posso dire che dal mio punto di vista, un commento spontaneo su questo libro: "és molt Josep!!

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